
Attacco omofobo e fascista a una iniziativa del Cipax
Roma 11 dicembre 2020
Un attacco omofobo e fascista, con elementi di hackeraggio, ha disturbato e poi interrotto ieri, 10 dicembre, il terzo incontro del Cantiere Cipax 2020-21 su “Linguaggi della violenza e testimoni di pace”, il cui tema dell’incontro è stato “Omofobia, transfobia e chiese”. Coordinato da Dea Santonico, vedeva la partecipazione di due testimoni, una mamma di un giovane gay, Adriana Bustreo, e una donna trans, Francesca Parisi, oltre che della pastora valdese Daniela Di Carlo e del padre gesuita Pino Piva. L’incontro poi si è tenuto lo stesso in un’altra “stanza virtuale”, ed è stato uno scambio bellissimo e intenso di riflessioni profonde e di emozioni personali. Ma quanto è accaduto all’inizio non può essere sottovalutato. Episodi analoghi si stanno susseguendo con frequenza. Oggi nel nostro paese le vittime dell’odio dilagante vedono minacciato dalla violenza e dall’intolleranza perfino il loro diritto di parola in una connessione web. E’ stata un’esperienza fortissima e inquietante per tutti, anche per gli “etero” presenti, che venivano insultati anche ad personam e quindi per la prima volta hanno provato direttamente che cosa vuole dire essere LGBT nell’Italia del 2020. Dobbiamo reagire a questa deriva terribile, cercare di contenerla per poi risalire dall’abisso etico in cui siamo precipitati. Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle sorelle e ai fratelli LGBT, come Cipax denunceremo l’accaduto alle autorità competenti e soprattutto ci impegniamo a proseguire con il massimo impegno il nostro lavoro per sostenere il rispetto dei diritti - che se non sono per tutte/i non sono - e la cultura della nonviolenza e della pace.
Cristina Mattiello
Presidente Cipax – Centro Interconfessionale per la pace APS
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