
Basilea: si dimette il vescovo che voleva un Concilio sul sacerdozio delle donn
Appena settantenne, mons. Denis Theurillat, vescovo ausiliare di Basilea da venti anni, si è dimesso, con 5 anni di anticipo al suo pensionamento per limiti di età. Ieri il papa ha accettato la sua scelta, ma non ha ancora nominato un successore.
«Sento che la stanchezza sta arrivando», ha dichiarato il vescovo. «Lo scorso settembre ho avuto un incidente (una caduta, ndr) che mi ha portato in ospedale. Ho avuto tempo per riflettere. I bisogni della diocesi sono sempre maggiori e il ritmo è frenetico», «è molto esigente con i suoi tanti campi di tensione attorno all'evoluzione della Chiesa e richiede molta forza». «Ho sentito che era giunto il momento di lasciare, ma non perché ero esausto o deluso». Non è un ritiro dall’attività ecclesiale, ha assicurato, «mi ritiro per servire altrimenti», facendo per esempio il cappellano o «sono aperto anche ad altre richieste di servizio. Ciò che è importante per me è non avere più responsabilità».
Le dimissioni di mons. Theurillat non farebbero notizia se non fosse che egli, proprio nel settembre scorso, non avesse rilasciato un’intervista al sito della Conferenza episcopale svizzera, kath.ch, in cui affermava che la Chiesa dovrebbe indire un Concilio per parlare del sacerdozio alle donne, che si sia a favore o contro. «I fatti sono sul tavolo», dichiarava, «i tempi sono maturi». «Tutti i vescovi del mondo dovrebbero riunirsi: sì o no». Insisteva sul fatto che il pontefice non dovrebbe decidere da solo su questa questione, aggiungendo che «altrimenti si potrebbe verificare uno scisma». Avrebbe partecipato volentieri a un simile Concilio, confessava, «e se non lo potrò più sperimentare, lo guarderò dal cielo».
Mons. Theurillat non si dichiara “femminista”, è noto che si colloca su posizioni piuttosto conservatrici ma sul tema delle donne ritiene sia il momento di guardare alla storia e al futuro. Sempre nel settembre scorso aveva organizzato un incontro dei vescovi svizzeri con le donne cattoliche (cui non poté infine partecipare per via del ricovero) ed era stato elogiato dalla responsabile capo dell'associazione femminile Frauenbund, Simone Curau-Äpli: «Solo lui ha reso possibile questo incontro», aveva dichiarato.
Il vescovo svizzero intendeva parlare personalmente con papa Francesco di questo progetto d'incontro con le donne cattoliche, durante la visita ad limina dei vescovi svizzeri nel gennaio di quest'anno (rinviata per l'emergenza del Covid-19).
*Cattedrale di Basilea, interno. Foto tratta da Pixabay, immagine originale e licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!