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Israele e Palestina: la Corte Penale dell'Aja apre un'inchiesta

Israele e Palestina: la Corte Penale dell'Aja apre un'inchiesta

La Procuratrice capo della Corte Penale Internazionale (Cpi) dell’Aja, Fatou Bensouda, ha confermato l’avvio di un’inchiesta sulla situazione in Palestina e su presunti crimini commessi a partire da giugno 2014, quando tre adolescenti israeliani furono rapiti e uccisi e Israele scatenò contro Gaza l'operazione militare Margine Protettivo.

Ne dà notizia la stessa Procuratrice in una nota odierna sul sito ufficiale dell’Icc. Lo Statuto di Roma – trattato internazionale che nel 1998 ha istituito la Cpi e ne ha definito principi fondamentali e composizione – resta il faro da seguire nell’azione del Tribunale, ricorda Bensouda, nonostante questo complesso passaggio storico sia segnato da scarsità di risorse e difficoltà operative legate alla pandemia. E anche questa indagine, precisa la procuratrice capo forse prevedendo polemiche da parte israeliana, «sarà condotta in modo indipendente, imparziale e obiettivo, senza timori o favori».

L’inchiesta nasce dopo ricerche avviate dall’Ufficio del Procuratore nel corso di cinque anni, durante i quali la Corte ha sentito più volte le parti in causa, gli organismi internazionali e i rappresentanti dei governi coinvolti, e ha concluso che esiste un fondamento per ritenere che in Palestina siano stati commessi crimini meritevoli di indagini approfondite.

«Alla fine – aggiunge la procuratrice capo – la nostra preoccupazione centrale deve essere per le vittime di crimini, sia palestinesi che israeliani, derivanti dal lungo ciclo di violenza e insicurezza che ha causato profonda sofferenza e disperazione da tutte le parti. L'Ufficio è consapevole della più ampia preoccupazione, nel rispetto di questa situazione, per la pace e la sicurezza internazionali».

L’Ufficio del Procuratore della Cpi, si legge in calce alla nota, «conduce analisi preliminari, indagini e azioni penali indipendenti e imparziali per il crimine di genocidio, per crimini contro l'umanità, crimini di guerra e crimine di aggressione. Dal 2003, l'Ufficio conduce inchieste in numerosi casi nell’ambito della giurisdizione della Corte penale internazionale, in particolare in Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Darfur (Sudan), Repubblica Centrafricana, Kenya, Libia, Costa d'Avorio, Mali, Georgia, Burundi, Bangladesh/Myanmar e Afghanistan». Inoltre, l'Ufficio del Procuratore sta conducendo analisi preliminari su Bolivia, Colombia, Guinea, Filippine e Venezuela, Ucraina e Nigeria.

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