Non porti la mascherina? Minimo minimo hai l'Alzheimer. Il caso di un vescovo messicano
«Secondo me, portare la mascherina vuol dire non fidarsi di Dio». «Capisco che forse domani potrei star male, perché non sono immune a nulla». «Io cammino quasi sempre senza mascherina, non è presunzione, è grazia di Dio, cammino così perché ho fiducia in Dio». «Non ti chiederò di non portarla, ma pensaci».
Così parlò, in un’omelia dello scorso febbraio, il vescovo di Ciudad Victoria (Messico), mons. Antonio González Sánchez, 78enne che al momento era ancora in carica malgrado avesse superato da tre anni l’età pensionabile. Ma dopo quelle parole è durato poco più di un mese: il 30 marzo la Sala Stampa vaticana ha comunicato che sono state accolte le sue dimissioni.
L’annuncio in Messico è stato dato dalla stessa diocesi con un comunicato dove si dice che mons. Antonio González «presenta - ed è stato confermato da esami clinici - un incipiente Alzheimer che gli rende difficile continuare a servire pastoralmente come vorrebbe».
La pandemia in Messico sta cominciando a dare una tregua, ma il bilancio ufficiale delle vittime la scorsa settimana ha superato i 200.000 morti. Anche se, solo pochi giorni dopo, il governo ha ammesso che la cifra reale è molto più alta, collocabile intorno a 321.000 decessi. Il Messico sarebbe dunque il secondo Paese con la più alta mortalità al mondo dopo gli Stati Uniti e sopra il Brasile.
*Foto di Pubblico Dominio, immagine originale e licenza
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