
Ricevuti alla Camera i delegati della Campagna "Un'altra difesa è possibile"
Interventi non armati e nonviolenti nei processi di risoluzione dei conflitti in Italia e all’estero, in alternativa alla difesa di tipo militare. Lo chiede da tempo la Campagna “Un’altra difesa è possibile” – promossa da Cnesc (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile), Forum Nazionale Servizio Civile, Rete Italiana Pace e Disarmo, campagna Sbilanciamoci!, Icp (Interventi Civili di Pace) –, ricevuta ieri dal presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico.
Nel comunicato stampa diramato dopo il meeting a Montecitorio si spiega che, durante l’incontro, «si è data accoglienza istituzionale, secondo la strada tracciata dalla Costituzione, alla Petizione n. 539 a supporto della proposta di Legge “Istituzioni e modalità di finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile, non armata e nonviolenta” già annunciata in Aula a Montecitorio, ed affidata alle Commissioni I (Affari costituzionali) e IV (Difesa)».
Mao Valpiana (coordinatore della Campagna per la Difesa Civile, non armata e nonviolenta), Laura Milani (Cnesc) e Francesco Vignarca (Rete italiana Pace e Disarmo) – membri della delegazione ricevuta a Montecitorio – «hanno illustrato al Presidente Fico i contenuti del testo già alla base della Proposta di Legge di iniziativa popolare poi trasformato in PdL parlamentare nella XVII Legislatura». In particolare, soprattutto in questa difficile fase storica che dimostra l’inutilità delle armi nella difesa della popolazione, la Campagna chiede – in forza della Costituzione e in particolare degli articoli 11 (ripudio della guerra) e 52 (difesa della patria affidata ai cittadini) – «una politica nonviolenta di difesa della popolazione, del territorio, delle istituzioni», fondata su «servizio civile», «protezione civile», «Corpi Civili di Pace» e un «Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo».
Il Parlamento discuta ora i contenuti della proposta di legge, chiede la nota. Intanto, «la Campagna proseguirà l'azione di sensibilizzazione verso i Deputati affinché possano fare propria la nostra proposta e avviare così un dibattito sulla necessità che, anche nel nostro Paese, venga riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare».
Immagine di copertina gentilmente fornita dai referenti della Campagna
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