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In un webdoc, 10 anni di mobilitazioni per l'acqua pubblica. E la lotta continua!

In un webdoc, 10 anni di mobilitazioni per l'acqua pubblica. E la lotta continua!

“Acqua pubblica, 10 anni e non sentirli”: è il titolo del documentario multimediale web (webdoc) diffuso nei giorni scorsi dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, per celebrare i 10 anni della vittoria ai referendum abrogativi del 12 e 13 giugno 2011 e rilanciare la mobilitazione per l’acqua bene comune.

Il webdoc racconta, in 21 slide, le tappe del lungo cammino che ha portato alla nascita della mobilitazione per l’acqua pubblica nei primi anni del 2000, al voto dei referendum nel giugno 2011, alle lotte per l’affermazione del risultato referendario negli anni seguenti, alle commemorazioni dei giorni scorsi per il decennale del voto, alle lotte attuali in tempo di Covid, contro la quotazione dell’acqua in borsa e contro il rilancio delle privatizzazioni previsto dal Piano Nazionale Ripresa Resilienza (Pnrr).

È «il racconto di una grande esperienza collettiva» che ha saputo «aggregare culture ed esperienze differenti», tutte accomunate da un medesimo ideale: «Ispirandosi al concetto di acqua come bene comune contesta le politiche fondate sulla sua trasformazione in merce, chiedendone con forza la gestione pubblica e partecipativa come garanzia di libero accesso per tutti, facendo così intravedere nella battaglia per l’acqua il paradigma di un altro modello di società».

Il movimento per l’acqua è riuscito, sin dai primi anni del 2000, a raccogliere la sfida lanciata, singolarmente e in maniera non organica, dalle proteste e dai conflitti condotti a livello locale: «Decine di vertenze aperte da cittadini, lavoratori ed anche amministratori locali che sono portatrici di un’esigenza comune e condivisa, cioè la necessità di una svolta radicale rispetto alle politiche che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione». Così è cresciuta la consapevolezza di una lotta diffusa e condivisa, che ha portato a «un percorso di vera autoeducazione popolare orientata all’azione che è stato e continua ad essere elemento qualificante dell'iniziativa del movimento per l'acqua».

L’esito referendario di 10 anni fa testimonia la convinzione e la partecipazione popolare in tutto il Paese, contro «l’aggressività delle politiche liberiste, che si prefiggono la messa sul mercato dell’intera vita delle persone». Ma la sfida, purtroppo, non si è conclusa con quel voto e, anzi, «il mantra delle privatizzazioni, soprattutto a seguito della pandemia, è tornato ad essere il faro delle élites politico-finanziarie che governano il nostro Paese». Dunque, «la lotta continua!».

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