
Luterani: per il clima occorre fare di più
ROMA-ADISTA. Il cambiamento climatico è reale. Vite umane e mezzi di sussistenza sono già minacciati. È questa la premessa che spinge la Federazione luterana mondiale (Flm) da un lato ad accogliere con favore l’ultimo rapporto scientifico dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) – «l’ennesima conferma che la crisi climatica che il mondo sta affrontando è la sfida esistenziale più cruciale del nostro tempo» - dall’altro lato a sollecitare azioni più ambiziose.
Come si legge sul sito della Flm, l’Ipcc (organismo delle Nazioni Unite che valuta scientificamente il cambiamento climatico), ha pubblicato il 9 agosto il rapporto “Climate Change 2021: the Physical Science Basis”. È la prima parte di quello che sarà il VI rapporto di valutazione completo. Nel rapporto, l’organismo delle Nazioni Unite osserva che il clima della Terra sta cambiando in ogni regione e in tutto il sistema climatico. Alcuni dei cambiamenti, come l’innalzamento del livello del mare, sono irreversibili per centinaia o migliaia di anni.
«Il rapporto conferma ciò che milioni di persone ci dicono già da decenni: che il cambiamento climatico è reale e sta già minacciando vite umane e mezzi di sussistenza, specialmente di coloro che sono già vulnerabili», afferma Isaiah Toroitich, direttore della Global Advocacy luterana.
«Accogliamo con favore questo rapporto come solida base scientifica per l’azione per il clima – continua Toroitich –. È chiaro che i governi non stanno prendendo abbastanza sul serio il problema, e non stanno nemmeno rispettando gli impegni degli accordi di Parigi. Abbiamo bisogno di un’azione climatica urgente e ambiziosa. Adesso. Questa generazione e quella futura dipendono da essa».
Il rapporto prevede un riscaldamento globale di 1,5°C entro i prossimi due decenni, con ondate di calore in aumento, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi. Mentre il rapporto lancia l’allarme su possibili impatti climatici catastrofici ed estremi, afferma anche che se si agisce in questo momento, c’è speranza di evitare scenari peggiori.
«Ogni singola azione per ridurre le emissioni di gas serra e costruire la resilienza, sia da parte di governi, imprese e individui, conta. Collettivamente, dobbiamo ridurre le emissioni», dichiara Toroitich, che conclude: «La Flm raddoppierà i suoi sforzi per sostenere le persone e le comunità colpite dalle crisi umanitarie derivanti dai cambiamenti climatici, anche se continuiamo a chiedere giustizia climatica, giustizia intergenerazionale e cura del creato».
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