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Timor Est: papa Francesco concede la dispensa a un sacerdote per candidarsi alle presidenziali

Timor Est: papa Francesco concede la dispensa a un sacerdote per candidarsi alle presidenziali

Martinho Germano da Silva Gusmao, 53 anni, sacerdote della diocesi di Baucau a Timor Est dal 1998, ha ottenuto da papa Francesco la dispensa dallo stato clericale. «Attraverso questo comunicato, da oggi in poi, il signor Martinho Germano da Silva Gusmao vivrà la sua vita come un laico ordinario e continuerà a testimoniare la fede come un buon laico», si legge nel comunicato con il quale è stata resa nota, il 21 novembre scorso, la revoca di Gusmao dal sacerdozio.

 Il sacerdote ha affermato che dietro la sua richiesta si cela il desiderio di essere coinvolto negli affari pubblici del Paese e, soprattutto, di presentarsi come candidato indipendente nella corsa per la presidenza. «Finora, il mio lavoro è stato scrivere e parlare in vari forum nazionali e internazionali. Tutto quello di cui ho parlato si è avverato, ma le soluzioni che ho offerto sono state cestinate, quindi sento di dover agire» (UCA News, 1 settembre 2021), dichiarava, dopo che la diocesi l’aveva ufficialmente sospeso dai doveri di ecclesiastico il 30 agosto di quest’anno.

Gusmao, ha studiato scienze politiche alla Pontificia Università Gregoriana di Roma ed è stato il presidente della Commissione diocesana Giustizia e Pace. Inoltre, ha partecipato come rappresentante della Chiesa cattolica alla Commissione Elettorale Nazionale di Timor Est e oggi è professore all'Istituto di Filosofia e Teologia di Dili. Timor Est, paese del Sudest asiatico che occupa metà dell’isola di Timor, era un tempo colonia portoghese, passata nel 1976 sotto la dominazione dell’Indonesia; è indipendente dal maggio del 2002 e si avvicina alle elezioni presidenziali nel marzo del 2022.

Nel comunicato – firmato dal vicario generale padre Alipio Pinto Gusmao e dal vice cancelliere Deonisio Guterres Soares - si legge che le dimissioni sono la risposta alle precedenti richieste di dimissioni del sacerdote. Padre Gusmao aveva già presentato una lettera di dimissioni nel gennaio del 2020 all’ormai defunto vescovo di Baucau, Dom Basilio Nascimento, e una al papa il mese successivo.

I firmatari del comunicato hanno affermato che, nonostante Gusmao possa vivere come uomo laico, «il sacramento del sacerdozio che aveva ricevuto non è stato annullato». Questo, permetterebbe a Gusmao di amministrare il sacramento della confessione in casi di estrema eccezionalità, per esempio in presenza di una persona in pericolo di morte che non può confessarsi per la mancanza di un sacerdote.

*Foto di Isabel Nolasco presa da Wikipedia Commons, immagine originale e licenza

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