Cile: gratitudine e vicinanza di un anziano vescovo al neo-presidente Boric
Parafrasando “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway, l’agenzia argentina Telam (8/1/22) titola “Il vecchio e il presidente” la notizia della lettera inviata il 27 dicembre al neo eletto presidente cileno, il 35enne Gabriel Boric (vedi qui e qui) dall’82enne Alejandro Goi? Karmeli?, vescovo di Rancagua fino alla pensione (dal giugno 2018), presidente della Conferenza episcopale del Cile dal 2004 al novembre del 2010 e vicepresidente della stessa dal novembre del 2010 al 10 novembre 2016. Noto per il suo impegno a difesa dei lavoratori sia durante la dittatura militare che in tempo di democrazia, dal 26 aprile 2011 è stato per anni anche presidente del Consiglio nazionale episcopale per la prevenzione di abusi sui minori e l'accompagnamento delle vittime. Va sottolineato che il 21 maggio 2018, a pochi giorni dalla visita a Roma di tutti i vescovi cileni chiamati dal papa per affrontare il pesante carico di casi di pedofilia fra le file dei preti, sospese dal ministero 15 dei 68 preti della sua diocesi (il 22% del clero diocesano) perché sospettati di essere implicati in una rete di abusi su minori e di scambio di materiale pornografico.
Ora l’anziano vescovo ha voluto encomiare e incoraggiare Boric con una missiva in cui rileva la similarità di origini fra i due, entrambi nati a Punta Arenas (Patagonia cilena) ed entrambi discendenti di famiglie croate.
«Mi congratulo sinceramente con te per la tua elezione», scrive “il vecchio”. «È stato un trionfo spettacolare, non solo per l'enorme numero di elettori che ti hanno dato la loro fiducia (4.620.671 persone, l'elezione con la più alta partecipazione dal 2012, quindi il 55 per cento degli aventi diritto al voto), ma per le speranze che hai suscitato nel popolo cileno» che ha riconosciuto in lui non un’ideologia ma un «sensibilità sociale» in risposta alle sue «esigenze più profonde»: «salari etici, equi e dignitosi; la salute alla portata di tutti; istruzione di qualità per tutti; riconoscimento e diritti delle popolazioni autoctone; pace e sicurezza per tutti i cittadini; rispetto e dignità per tutti».
Dopo avergli tributato fiducia, il vescovo mette sull’allerta il neo-presidente, il cui lavoro per «raggiungere accordi ampi per realizzare solidi progressi» non sarà di facile realizzazione: «Riceverai molta pressione», profetizza, ricordandogli il racconto biblico del re Salomone, che inizia: «Il re è giovane, deve governare un popolo numeroso, vario, complesso, con conflitti».
Goi? Karmeli? suggerisce a Boric la lettura dei tre encicliche di papa Francesco: Laudato si’”, sul dramma climatico ambientale che sta vivendo il nostro pianeta, Fratelli tutti sulla fratellanza al di là delle differenze etniche, economiche e religiose e Amoris laetitia sull'amore umano.
«Mi ha chiamato al telefono e mi ha ringraziato per la lettera», ha poi informato il vescovo emerito. «Era molto attento, cordiale e vicino nella loro conversazione. La sua chiamata è stata per me molto piacevole», ha aggiunto e prontamente gli ha inviato i tre testi papali.
*Mons. Alejandro Goi? Karmeli?. Foto di autore non noto, tratta da wikimedia/wikipedia, immagine originale e licenza
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