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"Togliamo la cittadinanza onoraria a Bolsonaro!". Iniziativa ad Anguillara Veneta

Il 1° novembre scorso, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha ricevuto la cittadinanza onoraria dalla giunta leghista di Anguillara Veneta, paese d’origine dei suoi avi  . Furono molte le contestazioni di cittadini e associazioni perché è accusato dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta del suo stesso Paese di crimini contro l’umanità (9 sono in totale i capi d’accusa).

Molti ritengono che il conferimento di un tale onore a una persona così discussa sia un disonore per la cittadina e dunque si sono mossi perché la cittadinanza onoraria venga ritirata. Dà forza all’iniziativa Europa Verde che in un comunicato firmato dai co-portavoce nazionali di Europa Verde Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, insieme alla consigliera regionale veneta Cristina Guarda e il Responsabile ufficio legale Europa Verde, Donato Lettieri, nel quale si legge: «Insieme alle cittadine e i cittadini di Anguillara Veneta, abbiamo presentato una denuncia popolare al Tribunale di Padova rivolta alla Sindaca Alessandra Buoso e otto assessori della sua giunta, chiedendo che la risoluzione con la quale, il primo novembre del 2021 quando il presidente del Brasile Bolsonaro è venuto in Italia, gli è stata concessa la cittadinanza onoraria, sia considerata illegittima o nulla, poiché l'identità e l'immagine del comune sono state danneggiate dopo essere state associate all'espressione di valori contrastanti con i valori storici, tradizionali e culturali del comune di Anguillara Veneta».

«Questa azione, che ha già ricevuto notevole eco sui media brasiliani – motivano i firmatari – , nasce dalla denuncia che Bolsonaro è il Presidente che ha consentito e tollerato l’aggressione ai popoli indios, aprendo alle miniere illegali e autorizzando una deforestazione senza precedenti nella storia del Brasile che ha comportato un aumento record della CO2. In Brasile è in atto un ecocidio senza precedenti e il presidente Bolsonaro è stato denunciato per crimini contro l’umanità al Tribunale penale internazionale dell’Aja che ha accolto la denuncia sia per i crimini contro gli indios, sia per la sua inazione contro il Covid che in Brasile secondo la denuncia ha provocato oltre 600 mila morti, spingendosi fino ad accusare le ONG per gli incendi che hanno devastato l’Amazzonia».

«Ricordiamo anche – conducono – che il Comune di Anguillara Veneta, con Delibera n. 54 del 15 luglio 1993, si è impegnato ad essere Ente propulsore di pace e tutela dei diritti umani, e che tra i propri valori statutari (sviluppo della persona umana, uguaglianza, integrazione senza distinzione di razza, tutela e valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, storiche, culturali e delle tradizioni locali, solidarietà sociale, superamento di ogni discriminazione tra i sessi) sono stati violati attraverso l'associazione, sia pure simbolica, della propria immagine a quella del Presidente Bolsonaro».

 

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