
Protestanti italiani: un centro studi per la pace dedicato a Martin Luther King
TORRE PELLICE (TO)-ADISTA.Un centro studi nazionale dedicato a Martin Luther King. Dall’assise congiunta dei protestanti italiani, battisti metodisti e valdesi (BMV), in corso a Torre Pellice (To), è stata accolta la proposta battista di intitolare al pastore e leader del movimento per i diritti civili, Premio Nobel per la Pace - di cui ricorre tra pochi giorni l’anniversario, il 28 agosto 1963, dello storico discorso “I have a dream” - un centro per la formazione e lo studio dei temi legati al pacifismo, che sarà sostenuto dalle tre chiese.
È solo uno dei temi di cui si è parlato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente del Sinodo valdese Pawel Gajewski, pastore di Terni e Perugia, e Sara Comparetti, presidente dell’Assemblea battista e vice presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), che riunisce le chiese protestanti storiche italiane,
Oggi si è infatti chiusa l’Assemblea-Sinodo, ovvero il momento congiunto di incontro tra le tre chiese battista, metodista e valdese. Si tratta di un appuntamento particolarmente atteso, visto che l’ultima assise congiunta di questo tipo si è svolta nel 2007. La prossima Assemblea-Sinodo si terrà fra cinque anni.
Al centro del momento di incontro i temi della pace e della tutela dell’ambiente – o meglio del creato, in chiave cristiana – «due punti su cui la nostra testimonianza come chiese protestanti non può che essere forte e a voci unificate», come ha detto Sara Comparetti.
Comparetti ha sottolineato «l’accresciuta unione di intenti e visione tra battisti, metodisti e valdesi, maturata in questi giorni trascorsi insieme a Torre Pellice, che ha portato tra l’altro alla decisione di istituire una cadenza quinquennale delle sessioni congiunte».
«Tra le parole-chiave di questa sessione, quella che noi protestanti chiamiamo ‘rinnovamento del Patto’ - ha dichiarato Pawel Gajewski, presidente del Sinodo valdese – . Si tratta di aggiornare gli accordi di collaborazione e cooperazione fra le chiese, non solo in nome della nostra comune fede cristiana e delle nostre radici riformate, ma anche per gli impegni che abbiamo preso insieme su lotta alla povertà, giustizia sociale, pace e integrità del creato».
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