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Omofobo e dedito a orge gay: sospeso il prete ungherese vicino a Orbán

Omofobo e dedito a orge gay: sospeso il prete ungherese vicino a Orbán

Omofobo ma dedito a orge gay e impegnato in relazioni durature con altri uomini, Gergö Bese, parroco di Dunavecs (circa 70 chilometri a sud di Budapest) è stato sospeso dal vescovo Kalocsa-Kecskemét, Balázs Bábel, su ordine del Vaticano. La notizia è stata diffusa dal media ungherese Válasz Online che in un articolo del 6 settembre ha scritto: «Ai più alti ambienti governativi è stato distribuito un file che dimostrerebbe che il parroco Gergő Bese ha partecipato a feste gay e ha intrattenuto rapporti intimi a lungo termine con altri uomini. Lo ha ammesso la nunziatura apostolica al nostro giornale: informata di gravi accuse contro il sacerdote, queste sono state trasmesse all'arcidiocesi di Kalocsa-Kecskemét», il cui vescovo è appunto intervenuto con la decisione censoria. «Le nostre fonti – afferma il giornale – parlano di una storia confermata da registrazioni video e messaggi telefonici; secondo loro, i cortometraggi sono diventati visibili anche su siti internet porno gay».

Bese, personaggio pubblico noto ai telespettatori e nei media vicini al premier Viktor Orbán (il cosiddetto sistema NER), è aduso a esprimersi contro quella che chiama «propaganda LGBTI» e contro l’«attacco» alla famiglia tradizionale da parte di gruppi liberali che, secondo lui, promuovono una «deviazione [dalla normalità]», riferisce Efe. Negli ultimi anni si è dimostrato  un alfiere del cristianesimo politico: ha consacrato l'ex monastero carmelitano che ospitava la Presidenza del Consiglio e gli uffici di PestiSrácok.hu e Megafon.hu (del sistema NER, ndr); ha utilizzato l'interno di una chiesa a Buda come un sito di campagna elettorale nel 2022, e le associazioni familiari che ha creato hanno ricevuto il generoso sostegno di 100 milioni da parte dello Stato. 

«Sorge una domanda: com'è possibile – si chiede Válasz Online – che la storia del parroco di Dunavecs sia arrivata a membri del governo e politici di spicco, perché tutto questo non è rimasto una questione interna cattolica? Come abbiamo già accennato, Gergő Bese è una figura che si muove al confine tra la chiesa e la vita pubblica. Per dirla in altro modo: se c'è (c'è stato?) un portabandiera del cristianesimo politico che antepone gli aspetti di Fidesz (il partito di Orbán, ndr) alla fede, è ovviamente lui».

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