Dossier Statistico Immigrazione 2024: i numeri contro la propaganda
Sul sito del mensile comboniano Nigrizia, Luciano Ardesi (sociologo e pubblicista, già docente universitario, esperto di Africa, vicepresidente del Centro Interconfessionale per la Pace Cipax) riflette a margine della presentazione, lo scorso 29 ottobre a Roma, del Dossier Statistico Immigrazione 2024, curato dal Centro Studi e Ricerche IDOS, in collaborazione con la rivista Confronti e con l’Istituto di Studi Politici S. Pio V. Il Dossier, spiega Ardesi, offre «un’immagine non distorta del fenomeno migratorio in Italia nel contesto mondiale» e «strumenti concettuali precisi, acuti per cogliere la costruzione del “mostro migrante”, iniziata molti anni fa, ma che il governo di destra persegue con scrupolo e intelligenza».
Oggi più che mai, dunque, il migrante è considerato un «capro espiatorio che giustifica la violenza del sistema, legalizzata in un pletora di norme sempre più repressive ed escludenti».
Il Dossier, numeri alla mano, smonta pregiudizi e retoriche xenofobe. Per esempio, spiega Ardesi, stando ai numeri non esiste la tanto declamata “invasione” di stranieri: «La popolazione straniera in Italia è passata dall’8,7% del totale dei residenti nel 2020 al 9% nel 2023. Il modesto incremento percentuale è dovuto non solo all’aumento di quasi 136mila persone straniere in più ma anche e soprattutto alla perdita di oltre 246mila residenti in Italia, che nel 2023 conta una popolazione totale di 58.989.749 contro i 59.236.213 del 2020».
In merito alla presenza degli africani, Ardesi ricorda che «l’Africa partecipa in misura relativamente contenuta al fenomeno migratorio in Italia, stabilmente attorno al 22%». Contro ogni percezione dell’invasione subsahariana, i dati dicono che quasi la metà degli immigrati in Italia proviene dal Vecchio Continente: al primo posto ci sono i rumeni (1.081.836), al secondo posto gli albanesi (416.829), e bisogna poi arrivare al terzo posto della classifica per incontrare il primo gruppo africano di migranti, proveniente dal Marocco (415.088). L’elenco continua, a distanza, con i 147.797 egiziani, i 123.646 nigeriani, i 112.598 senegalesi e i 102.422 tunisini.
I dati del Dossier smontano anche lo spauracchio dei costi pubblici (gonfiati peraltro, accusa l’autore, da operazioni di propaganda come quella albanese): gli immigrati costano allo Stato 32,5 miliardi di euro per prestazioni sociali come pensioni, sanità, istruzione, servizi locali, accoglienza, ma gli stessi stranieri immettono nelle casse pubbliche 35,6 miliardi di euro di tasse, versamenti previdenziali, ecc. «Insomma – dice Ardesi – gli stranieri in Italia danno allo Stato italiano più soldi di quanto lo stato spenda per loro, il contrario di quanto avviene per gli italiani: lo Stato spende per loro 592,5 miliardi di euro, ricevendone 506,1 miliardi. Per lo stato italiano, quindi, gli stranieri in Italia sono un affare!».
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!