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Il "Guardian" contro Elon Musk. E abbandona la piattaforma "X"

«X è un mezzo tossico e il suo proprietario, Elon Musk, è stato in grado di usare la sua influenza per modellare il discorso politico». Con queste affermazioni il prestigioso quotidiano inglese The Guardian ha annunciato che smetterà di postare sui suoi account editoriali ufficiali sul social network X (ex Twitter): non condivide i contenuti che si promuovono sulla piattaforma, come teorie del complotto di estrema destra e razzismo. La decisione è stata presa dopo aver valutato i rischi derivanti dal continuare a utilizzare X e considerando che le risorse assegnate a quella rete potrebbero essere utilizzate meglio in altre aree di promozione del giornalismo, hanno riferito i media britannici.

La dichiarazione completa

«Volevamo informare i lettori che non pubblicheremo più su nessun account editoriale ufficiale del Guardian sul sito di social media X (ex Twitter). Riteniamo che i vantaggi di essere su X siano ora superati dagli aspetti negativi e che le risorse potrebbero essere utilizzate meglio per promuovere il nostro giornalismo altrove.

Questo è qualcosa che stiamo considerando da tempo visti i contenuti spesso inquietanti promossi o trovati sulla piattaforma, comprese le teorie del complotto di estrema destra e il razzismo. La campagna elettorale presidenziale americana è servita solo a sottolineare ciò che consideravamo da tempo: che X è una piattaforma mediatica tossica e che il suo proprietario, Elon Musk, è stato in grado di usare la sua influenza per modellare il discorso politico.

Gli utenti di X potranno comunque condividere i nostri articoli e la natura delle notizie in tempo reale implica che occasionalmente incorporeremo ancora contenuti di X nelle pagine dei nostri articoli. I nostri giornalisti potrebbero anche continuare a utilizzare il sito per scopi di raccolta di notizie, così come utilizzano altri social network in cui non siamo ufficialmente coinvolti.

I social media possono essere uno strumento importante per le testate giornalistiche e aiutarci a raggiungere un nuovo pubblico, ma a questo punto X gioca un ruolo ridotto nella promozione del nostro lavoro. Il nostro giornalismo è disponibile e aperto a tutti sul nostro sito web e preferiamo che le persone vengano su theguardian.com e supportino il nostro lavoro lì.

Fortunatamente, possiamo farlo perché il nostro modello di business non dipende da contenuti virali adattati ai capricci degli algoritmi dei giganti dei social media; invece, siamo finanziati direttamente dai nostri lettori».

*Foto ritagliata di Nick Youngson tratta da pix4free.org

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