
Lettera della Conferenza delle Organizzazioni Ebraiche USA al papa: astenetevi da "commenti incendiari"
La Conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane, il cui obiettivo dichiarato è quello di «promuovere la speciale relazione tra Stati Uniti e Israele, rafforzare la sicurezza e la prosperità di Israele», il 31 dicembre ha inviato una lettera a papa Francesco, difendendo le azioni di Israele a Gaza come una «legittima campagna militare».
La conferenza, che rappresenta i dirigenti di 53 organizzazioni ebraiche americane (tra cui la Jewish Federations of North America, Hillel International, l'Anti-Defamation League e l'American Jewish Committee), reagisce ad alcuni degli ultimi interventi del pontefice sulla strage di palestinesi a Gaza. Il 21 dicembre, parlando ai cardinali ha detto: «ieri, i bambini sono stati bombardati. Questa è crudeltà. Questa non è guerra». A fine settembre, durante la conferenza stampa sul volo di rientro dal Belgio, si era espresso così: «La difesa deve essere proporzionata all'attacco, immorale andare oltre».
«Apprezziamo e condividiamo la vostra preoccupazione per la sofferenza di civili innocenti e il desiderio di diffondere pace e compassione in tutto il mondo», si legge nella lettera. «Tuttavia, le dichiarazioni da voi rilasciate, tra cui "Ieri i bambini sono stati bombardati. Questa è crudeltà, questa non è guerra", servono solo a distorcere la legittima campagna militare di Israele e ad alimentare l'antisemitismo e l'ingiusto attacco allo Stato ebraico».
«Questa narrazione – aggiunge la Conferenza organizzazioni ebraiche americane, contestando le parole di Francesco – non riconosce il diritto di Israele a difendersi dopo il massacro del 7 ottobre, in cui i terroristi di Hamas hanno assassinato 1.200 civili innocenti e preso 251 ostaggi, 101 dei quali sono ancora prigionieri. Inoltre, non riconosce l'uso da parte di Hamas di scudi umani e infrastrutture civili a fini terroristici, mettendo a rischio l'intera popolazione di Gaza». «Con l'antisemitismo globale a livelli record – conclude la lettera –, la comunità ebraica americana vi invita ad astenervi dal fare commenti incendiari e a costruire ponti tra i nostri due popoli».
*Foto ritagliata di zeevveez tratta da Flickr
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