
UBI, 27 gennaio: memoria, consapevolezza, responsabilità, per un «mondo più luminoso»
In occasione del Giorno della Memoria, che si celebra oggi per ricordare la deportazione nei lager nazisti di milioni di persone, per lo più ebrei, l’Unione Buddhista Italiana «si unisce al mondo intero per onorare la memoria delle vittime della Shoah». Il Giorno della Memoria ci impone di riflettere «sul male assoluto e sull’orrore generato dall’odio e dall’ignoranza. Come buddhisti, riconosciamo nella compassione il cuore del nostro cammino spirituale e oggi rinnoviamo il nostro impegno a coltivare consapevolezza, saggezza e pace. La Shoah rappresenta il simbolo più tragico delle conseguenze dell’intolleranza e dell’indifferenza. Solo attraverso la compassione e la comprensione reciproca possiamo contrastare il ciclo di odio e violenza che ha segnato il nostro passato».
L’UBI invita poi, in questa ricorrenza, a «coltivare il rispetto delle diversità e il dialogo» per «costruire un mondo di pace e armonia». Il valore della memoria sta proprio nel raccogliere l’insegnamento del passato per evitare il continuo ripetersi dell’orrore del passato: «Le storie del passato sono intimamente connesse al nostro presente: ricordarle ci aiuta a rafforzare il nostro impegno quotidiano per la costruzione di un futuro più giusto, basato sulla comprensione e sull’unità». In particolare, i buddhisti italiani sottolineano l’importanza dell’insegnamento della Storia nelle scuole: «Raccontare le testimonianze e insegnare alle nuove generazioni le lezioni apprese dalle tragedie del passato sono gesti indispensabili per prevenire che simili orrori si ripetano. La memoria è un antidoto potente contro l’odio e l’indifferenza».
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