
Verso la COP16.2 di Roma, le richieste di 39 organizzazioni al governo italiano
In vista della COP16.2 (o COP16 bis, è cioè il secondo round di negoziati della COP16 di ottobre a Cali, in Colombia), che si tiene presso la sede romana della FAO tra il 25 e il 27 febbraio, 39 organizzazioni della società civile* hanno diramato un appello al governo italiano chiedendo un impegno concreto per il raggiungimento degli obiettivi globali per la biodiversità.
«Dopo la battuta di arresto registrata a Cali, in Colombia, a fine ottobre», si legge nella nota del 19 febbraio del WWF che accompagna l’appello, la COP16 bis «ha come obiettivo centrale il rafforzamento dell’implementazione del Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal (KMGBF), l’agenda globale dell’ONU che definisce 23 target per fermare e invertire la perdita di natura entro il 2030. Un’occasione unica che il WWF Italia chiede al governo italiano di non sprecare».
Invertire la rotta del declino della natura, suggerisce il WWF al nostro governo, non rappresenta un banale esercizio ambientalista, perché oltre il 50% del PIL mondiale è connesso ad attività economiche dipendenti dalla biodiversità. La perdita di biodiversità ha inoltre «pesantissime ripercussioni sulla possibilità di tutti gli abitanti del Pianeta di accedere ad aria pulita, acqua pulita, suolo pulito e cibo sano. Il venir meno dei “servizi ecosistemici” forniti dalla natura costituisce un pericolo esistenziale per grandi e i piccoli operatori economici, per gli agricoltori e per le comunità locali».
Lo stallo dei negoziati di Cali è da attribuire nell’incapacità dei negoziatori di convergere su un accordo condiviso per la gestione dei fondi, in particolare non convinceva la proposta di costituire un fondo globale per la biodiversità, fondamentale per l’implementazione del KMGBF. Queste divergenze, a pochi giorni dall’apertura dei lavori romani, purtroppo permangono, avverte il WWF Italia.
Secondo Dante Caserta (responsabile Affari legali e istituzionali del WWF Italia), il KMGBF «è molto di più di una dichiarazione di intenti. È un piano per creare un futuro più equo e sostenibile in cui sviluppo umano e tutela della natura vadano di pari passo. Senza le risorse finanziarie adeguate rischiamo di non raggiungere questo importante obiettivo per l’umanità. Alla COP16 di Roma le Parti dovranno dimostrare maggiore flessibilità e capacità di dialogo per tracciare un percorso comune di trasformazione globale e giustizia ambientale dotato di risorse adeguate ad accompagnare Paesi, comunità e persone in questo processo fondamentale per il futuro di tutti».
A conti fatti, spiega Caserta, servono «almeno 200 miliardi di dollari all’anno per la biodiversità entro il 2030, di cui almeno 20 miliardi di dollari all’anno entro il 2025 e almeno 30 miliardi di dollari entro il 2030 a favore dei Paesi in via di sviluppo, garantendo che le popolazioni indigene e le comunità locali abbiano accesso diretto ai finanziamenti». E come reperire questi finanziamenti? Semplice, spiega ancora Caserta: «Per aumentare i fondi bisogna raggiungere l’obiettivo di ridurre i sussidi dannosi per la biodiversità di almeno 500 miliardi di dollari l’anno».
* Le 39 organizzazioni che hanno aderito all’appello del WWF Italia
ActionAid Italia, Associazione Consumatori Utenti (ACU), Addiopizzo Travel, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Amnesty International Italia, Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), Apincittà, ARCI, Associazione Lepidotterologica Italiana (ALI), Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), Associazione Verdi Ambiente e Società, Attivanza, Centro di Etica Ambientale Sondrio, CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali, Club Alpino Italiano, Compassion in World Farming Italia, COSPE, Égalité, Federazione Nazionale Pro Natura, Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB), Fondazione Marevivo, Fondo Forestale Italiano, FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, Greenpeace Italia, Italia Nostra, Lega Anti Vivisezione (LAV), Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, Legambiente Nazionale, LINK 2007 – Cooperazione in Rete, Lipu-BirdLife Italia, Mani Tese, Movimento ecclesiale di impegno culturale di Pisa (MEIC), Movimento Laudato Si’, Terra!, The Good Lobby Italia, Touring Club Italiano, 20 e 30, WWF Italia.
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