
Libera compie 30 anni, tra vecchie e nuove battaglie: uno speciale di "lavialibera"
In occasione dei 30 anni dalla nascita dell’associazione “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, lavialibera – bimestrale e giornale online su mafia, corruzione, ecologia, migrazioni, fondato da Libera e Gruppo Abele – pubblica un numero speciale sul tema: “È tempo di muoversi. Trent’anni di Libera guardando al futuro”.
«Dal 1995 molto è cambiato», racconta il comunicato stampa de lavialibera, che annuncia la pubblicazione dello speciale: «Le mafie non uccidono (quasi) più, si sono evolute, sono meno riconoscibili e grazie alle moderne tecnologie e a una conoscenza accurata dei sistemi finanziari, tessono alleanze più articolate che in passato». Insomma, non uccidono più ma «le persone continuano a subire il potere mafioso. Ciò che sembra mancare è però la forza e la voglia di reagire». Ed è contro questa sorta di «normalizzazione» del potere mafioso che Libera lotta quotidianamente.
La pubblicazione dello speciale è anche occasione per ripercorrono le tappe fondamentali della vita dell’associazione: dalla scelta del nome al radicamento sul territorio, con 20 coordinamenti regionali, 75 provinciali e 295 presidi territoriali, fino all’apertura di realtà di collegamento in Europa, in America Latina e in Africa; il coinvolgimento attivo delle famiglie vittime di mafia o della società civile in tutta Italia; il conseguimento di importanti risultati, come l’istituzione della “Giornata nazionale della memoria e dell'impegno” per commemorare le vittime delle mafie, oppure come la Legge per l'uso sociale dei beni confiscati; c’è stata poi negli anni ‘90 la battaglia di Legambiente, sposata da Libera, contro le ecomafie e per l’introduzione nel codice penale dei delitti contro l’ambiente; le campagne e le mobilitazioni per la trasparenza, contro i crimini dei colletti bianchi, contro la corruzione degli apparati dello Stato e contro il voto di scambio; il sostegno alle leggi contro il caporalato e per la protezione dei testimoni di giustizia.
Una storia di battaglie e conquiste che «sono linfa per le battaglie del futuro», riflette lavialibera. Nell’editoriale dello speciale, la direttrice Elena Ciccarello scrive che i 30 anni di Libera arrivano «in un momento particolarmente delicato per l’Italia, l’Europa e il resto del mondo. Soffiano venti di revisionismo storico, si stringe la morsa repressiva, prende forma l’attacco ai presidi democratici, sono annunciate alleanze oscure e paci ingiuste. Il sentimento più diffuso tra chi non è già salito sul carro dei vincitori è di sconforto, spesso accompagnato da preoccupazione per ciò che accade e che potrebbe ancora accadere. Eppure, la storia ci insegna che il passato è stato, prima di tutto, un presente fatto di scelte, complicità, attendismi e disobbedienze. Sta a ciascuno di noi decidere da che parte stare».
Vai all’editoriale di don Luigi Ciotti
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