
Oxfam Italia: a Gaza presto il ripristino del cessate il fuoco e del diritto internazionale
Dopo i recenti attacchi israeliani, che hanno provocato 400 morti (oltre 100 bambini) e che hanno bruscamente interrotto la tregua facendo ripiombare la Striscia di Gaza nel terrore dell’assedio, il portavoce sulle crisi umanitarie di Oxfam Italia, Paolo Pezzati, ha dichiarato: «La rottura dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza da parte di Israele è ingiustificabile»; «in nessuna circostanza è ammissibile il continuo attacco sui civili e sulle infrastrutture essenziali da cui dipende la sopravvivenza della popolazione». Con questa aggressione, Israele cancella ogni speranza di sopravvivenza per i palestinesi allo stremo ma anche per gli ostaggi israeliani ancora in vita. «Come se non bastasse – aggiunge Pezzati – le autorità israeliane hanno ordinato anche nuove evacuazioni che costringono migliaia di persone a a spostarsi, ancora una volta, verso luoghi dove non verrà comunque garantita la loro sicurezza, in palese violazione del diritto internazionale».
Intanto, la crisi umanitaria avanza drammaticamente a Gaza ed è, secondo Oxfam Italia, «destinata ad aggravarsi». Questo non solo per le bombe di Israele, ha spiegato Israele, ma anche perché «dall’inizio di marzo, in coincidenza con l’inizio del Ramadan, Israele ha posto Gaza sotto un assedio totale impedendo l’ingresso di cibo, carburante e qualsiasi aiuto umanitario». Israele ha in seguito anche «tagliato l’elettricità che manteneva in funzione l’unico impianto di desalinizzazione dell’acqua ancora operativo a Gaza, vitale per mezzo milione di persone. In questo momento il sistema sanitario, già al collasso, non riesce a soccorrere le vittime degli attacchi, mentre gli ospedali stanno finendo le scorte di medicinali e attrezzature».
Oxfam chiede un immediato ripristino del cessate il fuoco e si appella alla Comunità internazionale, gravemente responsabile della crisi in corso: «Questa tragedia continua a consumarsi in primo luogo per la mancanza di volontà da parte della comunità internazionale nel riconoscere le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele. Rispettarlo non è facoltativo. Il diritto internazionale esiste per proteggere i civili ovunque e dovrebbe essere sostenuto universalmente. Per questo lanciamo un appello urgente affinché tutte le parti si rimettano subito al lavoro per ripristinare un cessate il fuoco immediato e duraturo».
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