Nessun articolo nel carrello

Festival dello sviluppo Sostenibile 2025: conclusioni che rilanciano l'impegno

Festival dello sviluppo Sostenibile 2025: conclusioni che rilanciano l'impegno

In chiusura del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 – il più grande evento italiano sulla sostenibilità, con 1300 momenti in cartellone, promosso da ASviS (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile) – un editoriale di Flavia Belladonna (responsabile ASviS dell'area "Redazione") tira le somme e sintetizza l’importanza dell’iniziativa in 8 punti chiave, per sottolineare che «la mobilitazione ci ha lasciato consapevolezza e una bussola da seguire: riaffermare la necessità della transizione ecologica, difendere i valori della democrazia e della cooperazione internazionale, anche con nuovi modi di comunicare». Non un editoriale autocelebrativo ma una riflessione sulla «strada che abbiamo davanti, grazie ai messaggi che abbiamo appreso, perché la conclusione del Festival deve segnare un nuovo inizio».

Le sfide da raccogliere e rilanciare sono, appunto, 8: «La transizione conviene, alle imprese e al Paese»; «Non è vero che i giovani sono nullafacenti, anzi, sanno essere visionari e realizzare grandi innovazioni»; «La sostenibilità non è passata di moda: non solo le imprese, anche la società civile crede nella sostenibilità»; «Dobbiamo cambiare il modo di comunicare la sostenibilità»; «In un quadro globale drammatico, occorre rilanciare il multilateralismo e l’impegno europeo»; «L’Italia deve cambiare rotta sulle politiche per lo sviluppo sostenibile, che risultano insufficienti, frammentarie e contraddittorie»; «Le democrazie non sono obsolete, bisogna riaffermarne i valori»; «Mettere il futuro al centro della riflessione culturale e politica».

«Il Festival finisce», conclude Belladonna, «e ha acceso fari, risvegliato coscienze, indicato strade, ma la sua energia va ora trasformata in un grande impegno collettivo, quotidiano. Tocca a tutte e tutti noi (cittadine e cittadini, istituzioni e imprese) portare avanti questo slancio. Ci attendono grandi sfide e la sostenibilità, come abbiamo visto, non è solo l’unica via possibile: è anche la via dei benefici economici, sociali, ambientali. Il futuro non è scritto, ma si scrive, insieme. Con coraggio, lungimiranza e cura».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.