
Dal dominus al frater. Le condizioni per una pace possibile
Tratto da: Adista Documenti n° 24 del 21/06/2025
DOC-3393. ROMA-ADISTA. È stato l’ospite di eccezione dell’edizione 2025 del corso di giustizia, pace e integrità del Creato, promosso dall’Ufficio Generale per la Giustizia, Pace e Integrità del Creato dell’Ordine dei Frati Minori e dalla Pontificia Università Antonianum (26-31 maggio): nessuno meglio dell’ecoteologo brasiliano Leonardo Boff – una vita intera al servizio della causa della liberazione dei poveri e del “grande povero” che è il nostro pianeta devastato e ferito – poteva infatti affrontare il tema di quest’anno, centrato su “Il Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi: prendersi cura di ciò che è debole e dell’ecologia integrale (cfr. Laudato Si’, 10)”, nel contesto della commemorazione dell’ottavo centenario del Cantico delle Creature, dei dieci anni dall’enciclica Laudato si’ (per la stesura della quale papa Francesco aveva non a caso richiesto esplicitamente anche il suo aiuto) e dell’anno giubilare.
Ben quattro le conferenze da lui tenute: “L’attuale crisi ecologica”, “Il Cantico delle Creature nell’enciclica Laudato si’”, “L’etica della cura” e “Pace e riconciliazione oggi”. Seguite, alla fine del corso, dal premio – l’ennesimo della sua carriera – che gli è stato assegnato tra interminabili applausi, per il suo inestimabile contributo a favore dell’ecologia integrale, insieme al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, anche lui assai noto per l’impegno ambientale, alla Rete Ecclesiale Panamazzonica (Repam), già protagonista durante il Sinodo speciale per la regione panamazzonica del 2019 e al Movimento Laudato si’. Di seguito, in una nostra traduzione dal portoghese, il testo della sua quarta conferenza e l’intervista che ci ha concesso al suo arrivo a Roma.
*Foto presa da Unsplash, immagine originale e licenza
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