
Cosa ha da dire ancora il Concilio Vaticano II? A fine agosto il congresso dei teologi italiani
Il XXIX Congresso Nazionale dell’Associazione Teologica Italiana si svolgerà dal 25 al 28 agosto a Pisa nell’Auditorium “Giuseppe Toniolo” (piazza Arcivescovado) sul tema “’Luce delle genti’. Cristo, la Chiesa, l’evangelizzazione, a 60 anni dal Vaticano II”.
Il Congresso intende rispondere a due domande, spiegano gli organizzatori nel dépliant dell’invito: «Che cosa ha ancora da dire il Vaticano II alla Chiesa e alla teologia del nostro tempo? Cosa non ha ancora detto?». Nel tentativo di darvi risposta, «e in ideale continuità con il Congresso del 2023 (Pensare il Figlio di Dio. 1700 anni dopo Nicea), la prospettiva cristologica viene proposta come via di accesso ad alcuni dei più importanti ‘slanci’ che hanno permesso al Vaticano II di approfondire la comprensione della realtà della Chiesa e dell’evangelizzazione, soprattutto in riferimento alle culture.
Nell’espressione “luce delle genti”, che richiama direttamente la Costituzione dogmatica sulla Chiesa, in effetti, appaiono implicate le tre dimensioni teologiche – cristologia, ecclesiologia, evangelizzazione – che si intendono sviluppare, non solo nei dati fondanti ma anche nelle domande che pongono e nei nodi irrisolti, per provare ad abbozzare possibili nuove piste di sviluppo creativo. Proprio a partire dalle relazioni di reciprocità tra queste tre dimensioni si possono affrontare in modo incisivo alcune questioni che il Concilio Vaticano II ha consegnato e che nei decenni successivi sono state riprese e rilette da diverse prospettive. Si tratta, infatti, di uno snodo cruciale per provare a immaginare il futuro delle comunità cristiane e delle loro teologie».
Fitto il programma dei lavori, che è possibile leggere a questo link.
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