
Abusi spirituali, verso la definizione di un reato
Tratto da: Adista Documenti n° 26 del 05/07/2025
DOC-3398. SALAMANCA-ADISTA. Il tema del “falso misticismo”, crimine contro la fede (e dunque di competenza del Dicastero per la Dottrina della Fede) costante nell’abuso spirituale, non costituisce, per ora, una fattispecie giuridica nel diritto canonico e dunque allo stato attuale non prevede una pena. Una lacuna pesante, che in alcuni casi ha reso necessario aggirare l’ostacolo facendo riferimento a vie per l’azione penale ricedenti sotto l’ombrello più generico degli “abusi di potere”. Quando il presunto abuso spirituale non appare accompagnato da quello sessuale come nel caso di Marko Rupnik e del fondatore del Sodalitium Christianae Vitae (SCV) con sede in Perù, Luis Fernando Figari, si è fatto ricorso, come nel caso del cofondatore ed ex superiore della Famiglia di Maria p. Gebhard Paul Maria Sigl ad «abusi del ministero sacerdotale e/o abusi dell'ufficio, nonché omissioni nell'adempimento del proprio ufficio», comminando restrizioni e obblighi per dieci anni (v. Adista Notizie n. 39/25).
Questa lacuna era già stata accennata dal Dicastero nel maggio 2024 in occasione della presentazione “Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali” (v. Adista Notizie n. 20/24), e prima ancora, a gennaio, in una intervista all’Our Sunday Visitor (6/2/24), in cui il prefetto card. Victor Manuel Fernández aveva esplicitato l’intenzione di affrontare il problema. A fine novembre (v. Adista Notizie n. 42/24) Fernández aveva annunciato la creazione di una task force impegnata su questo tema. «Il cosiddetto “falso misticismo” – affermava in un “Foglio” per l’udienza del 22/11 – appare nel regolamento del Dicastero per la Dottrina della Fede [DDF] in un contesto molto preciso: quello delle questioni collegate alla spiritualità e ai presunti fenomeni soprannaturali, oggi appartenenti alla Sezione Dottrinale: “problemi e comportamenti connessi con la disciplina della fede, quali i casi di pseudo-misticismo, di asserite apparizioni, di visioni e messaggi attribuiti a origine soprannaturale…” (Art. 10, 2)». Si parla dunque di «proposte spirituali che fanno danno all’armonia della visione cattolica su Dio e sul nostro rapporto col Signore. Precisamente in questo senso appare nel Magistero, ad esempio, nell’enciclica Haurietis Aquas dove il Papa Pio XII rifiuta come “falso misticismo” quella concezione di Dio presente in gruppi giansenisti che nella loro spiritualità non tenevano conto del mistero dell’Incarnazione».
Anche se allo stato attuale un “reato” di falso misticismo non esiste, nelle nuove “Norme” per il discernimento dei fenomeni soprannaturali, il DDF ha precisato che «è da considerarsi di particolare gravità morale l’uso di esperienze soprannaturali asserite o di elementi mistici riconosciuti come mezzo o pretesto per esercitare un dominio sulle persone o compiere degli abusi» (Art. 16); tanto più se accompagnato da «delitti». Di qui la necessità di «tipificare un delitto di “abuso spirituale”, evitando l’espressione troppo ampia e polisemica di “falso misticismo”». Ed è quello che farà – o che sta facendo – il gruppo di lavoro composto da membri del Dicastero per la Dottrina della Fede e del Dicastero per i Testi legislativi, sotto la presidenza del prefetto di quest’ultimo, mons. Filippo Iannone.
Come contributo alla riflessione sul tema, un articolo di Francisco-José Campos-Martínez, canonista della Pontificia Università di Salamanca, riflette sul fatto che l’abuso spirituale non si definisce solo nel suo legame strumentale con quello sessuale, ma ha una sua autonomia e una sua gravità specifica; un rilievo mosso anche da suor Tiziana Merletti, nuova segretaria del Dicastero per la Vita Consacrata, in un webinar di UISG e USG (v. Adista Notizie n. 25/25) e dai gesuiti della rivista statunitense America (11/6). Di seguito, in una nostra traduzione dallo spagnolo, il commento al “Foglio” del DDF di Campos-Martínez, pubblicato sulla Revista Española de Derecho Canónico n. 81 (2024), pp. 551-567.
*Foto presa da Unsplash, immagine originale e licenza
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