
L’unità è un dovere: la convergenza dei pacifisti italiani in vista della PerugiAssisi
Ieri, 22 luglio, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso a Roma, su iniziativa della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, «un significativo incontro di pace che, per la prima volta, ha riunito gli organizzatori e le organizzatrici delle tre grandi manifestazioni nazionali per Gaza che si sono svolte nel mese scorso». Così, in una nota odierna, la Fondazione annuncia l’incontro al quale hanno preso parte «i rappresentanti dei comitati organizzatori della manifestazione “In piazza per Gaza” del 7 giugno (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra), della manifestazione del 15 giugno a Marzabotto “Save Gaza” e di quella del 21 giugno voluta dalla rete “StopRearmEurope”». Tre iniziative di successo, nate in contesti diversi, che ora cercano di convergere in un movimento unitario, perché l’aggressione ai diritti, la cultura della sopraffazione e della guerra e il riarmo sono sfide troppo grandi per procedere frammentati, di fronte alle quali l’unità diventa un obbligo morale.
Primo appuntamento dei pacifisti italiani è il 12 ottobre prossimo, alla Marcia PerugiAssisi per la Pace e la Fraternità: «Di fronte alle stragi quotidiane che si susseguono a Gaza e in troppe altre parti del mondo, nell’impunità e nell’inazione generale, di fronte alla propaganda di guerra che sta alimentando una impressionante corsa al riarmo, di fronte all’attacco all’Onu, alla Corte Penale Internazionale, alla legalità e al diritto internazionale, le forze di pace hanno il dovere di unire gli sforzi per proseguire la mobilitazione popolare e accrescere la sua efficacia politica»
Il confronto politico e culturale in vista della grande Marcia è partito e la Fondazione PerugiAssisi, autrice della nota, auspica che «la Marcia sia sempre un luogo aperto a tutte le donne, gli uomini, le organizzazioni e le istituzioni che vogliono costruire una coscienza, una cultura e una politica di pace».
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