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La moderatora della Tavola valdese scrive a Meloni: riconoscere la Palestina, stop armi e sostegno a Israele

La moderatora della Tavola valdese scrive a Meloni: riconoscere la Palestina, stop armi e sostegno a Israele

ROMA-ADISTA. Come deliberato al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi di fine agosto a Torre Pellice (v. Adista Notizie n. 31/25), la moderatora della Tavola valdese, Alessandra Trotta, ha scritto alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni per inoltrarle l’ordine del giorno sul conflitto israelo-palestinese approvato dall’assemblea.

«Tale ordine del giorno – si legge nella lettera della moderatora – ha registrato un ampissimo consenso, al termine di un dibattito approfondito nel quale è stato valutato il contributo specifico che come chiese cristiane possiamo e siamo chiamate ad offrire in un quadro mondiale di sempre più violenti conflitti, innanzitutto nel continuare ad alimentare il dialogo (a cominciare da quello ebraico-cristiano ed islamico-cristiano), nel supportare i costruttori di pace e coloro che lavorano per la riconciliazione e la convivenza pacifica come strada per garantire una vera sicurezza per tutte e tutti; nonché nell’impegno di denuncia e contrasto di ogni forma di ideologia suprematista, di nazionalismo etnocentrico e di sionismo cristiano che si vorrebbe giustificare sulla base di una lettura strumentale della Scrittura».

Trotta prosegue scrivendo come sia in tale quadro che il Sinodo, «dopo avere impegnato direttamente le chiese in alcune azioni concrete, ha dato mandato alla Tavola valdese di unire la voce delle chiese metodiste e valdesi a quella della crescente parte della società civile italiana che, di fronte all’orrore quotidiano perpetrato in Palestina, incoraggia il Governo italiano ad assumere una posizione chiara e ferma di contrasto alla politica e alle azioni militari poste in essere dal governo e dall’esercito israeliano, in contrasto con le regole del diritto internazionale e del più elementare senso di umanità, in cui è difficile non scorgere un piano intenzionalmente diretto ad incutere terrore e disperazione nelle popolazioni civili palestinesi in modo da indurle ad abbandonare le proprie terre, divenute invivibili».

La moderatora, nello specifico, chiede al governo italiano di promuovere il riconoscimento dello Stato di Palestina; di interrompere la fornitura di armi e ogni rapporto commerciale, militare e politico che dia sostegno alla politica genocidaria dell’attuale governo israeliano; di appoggiare le iniziative internazionali tese a indurre il governo israeliano al rispetto della legalità internazionale; di riconoscere e dare piena attuazione al Diritto Internazionale, rispettando l’azione degli organismi che lo sostanziano, come l’Onu, la Corte Internazionale di giustizia e la Corte penale internazionale.

Infine Trotta ricorda come il Sinodo «abbia dato mandato alla Tavola valdese di esprimere al Governo italiano la disponibilità a supportare un’auspicabile rafforzamento delle azioni tese ad aprire corridoi umanitari e sanitari in favore della parte più vulnerabile della popolazione di Gaza, investendo le competenze maturate nell’attuazione dei vari protocolli per i corridoi umanitari sottoscritti (insieme alla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) con i Ministeri degli Affari Esteri e dell’Interno sin dal 2016, e contribuendo anche economicamente, con l’impegno di risorse derivanti dalle quote dell’8 per mille dell’Irpef assegnate annualmente alla nostra Chiesa».

 

Foto Daniele Vola - agenzia Nev

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