
Dal tramonto all’alba: a Firenze, una camminata per la pace in silenzio
Una “notte in cammino per la pace” è la proposta della Fondazione Ernesto Balducci per dal tramonto del 20 settembre all’alba del giorno dopo. L’iniziativa è ecumenica in tutti i sensi. Vi aderiscono associazioni, chiese e comunità, ovvero: Arcidiocesi di Firenze, Caritas diocesana, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, Chiesa Anabattista, Chiesa Anglicana, Chiesa Avventista, Chiesa Battista, Chiesa Episcopale Protestante, Chiesa Greco-Ortodossa, Chiesa Luterana, Chiesa Riformata Svizzera, Chiesa Valdese, Comunità Baha’i, Comunità di base delle Piagge, Comunità Ebraica, Comunità Islamica, Cristiani Insieme per la Pace, Esercito della Salvezza, Fondazione Ernesto Balducci, Fondazione Giorgio La Pira, Fraternità Monastica di Gerusalemme, Monaci della Basilica di San Miniato al Monte, Opera per la Gioventù Giorgio La Pira, Ordine Ecumenico Francescano, Rete San Frediano per San Frediano, Scuola Fiorentina per l’Alta Formazione al Dialogo Interreligioso e Interculturale (FSD), Spiritualità sovversiva della nonviolenza.
«Partiremo dalla Comunità delle Piagge – scrivono – per arrivare all'alba a San Miniato al Monte per ribadire insieme, senza distinzioni di religioni, di cultura, di politica, il nostro No alla guerra e ai suoi orrori, il nostro Sì al dialogo e alla pace».
Di seguito la «la lettera congiunta dei promotori dell'iniziativa, che ben spiega il senso di questa camminata e il perché aderire, in silenzio, senza bandiere. Solo per esserci. Insieme. Per la pace. Il nostro tempo è segnato dal pianto».
«Donne che fuggono con i figli in braccio, bambini che piangono sotto le bombe, famiglie spezzate dalla violenza. Oggi, mentre parliamo, oltre 63 guerre insanguinano il mondo: conflitti dimenticati e conflitti sotto i riflettori, tutti ugualmente crudeli.
La sofferenza non conosce confini, e le vittime più innocenti sono sempre i piccoli, i fragili, i senza voce.
Di fronte a questo scenario angoscioso, noi comunità cattoliche, protestanti, ortodosse, ebraiche, musulmane e laiche della città di Firenze abbiamo scelto di dare vita a un gesto semplice ma radicale: camminare insieme, di notte, in silenzio, per la pace.
Abbiamo scelto il silenzio perché, di fronte agli orrori della guerra, le parole non bastano e spesso rischiano persino di suonare vuote o retoriche. È il silenzio condiviso, più delle frasi gridate, a custodire il dolore e a trasformarlo in invocazione autentica di pace.
Abbiamo scelto la notte perché è di notte che, nelle guerre, si colpisce più duramente: è nell’oscurità che cadono le bombe, quando si vuole colpire senza pietà, quando la paura si fa più intensa. Proprio nella notte, allora, vogliamo metterci in cammino: perché al buio dell’odio rispondiamo con il passo umile e ostinato della fraternità, nella certezza che l’alba della pace possa ancora arrivare.
La notte del 20 settembre, a partire dalle ore 21,30, ci ritroveremo presso la Comunità delle Piagge, luogo simbolico di periferia e speranza. Da lì muoveremo i nostri passi, senza cartelli né slogan, ma con la sola forza del silenzio condiviso.
Lungo il percorso sono previste diverse soste di riflessione: momenti di ascolto, meditazione, lettura, musica o semplice silenzio, per ricordarci che la pace si costruisce nella profondità e non nel rumore.
Una tappa particolarmente significativa sarà in Piazza della Signoria, cuore civile della città. In quel luogo, gli esponenti delle comunità partecipanti — cattoliche, protestanti, ortodosse, ebraiche, musulmane e laiche — si disporranno in silenzio, in cerchio: segno universale di unità, uguaglianza e accoglienza reciproca.
Nel cerchio non c’è un inizio né una fine, nessuno è davanti e nessuno è dietro: tutti sono parte, tutti hanno lo stesso spazio. Sarà un gesto potente e raro: le differenze non cancellate, ma unite in un unico desiderio, in un’unica voce che grida senza parole il bisogno di pace.
La camminata si concluderà all’alba del 21 settembre, giornata mondiale per la pace, nella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Miniato al Monte, quando la luce del nuovo giorno avvolgerà il nostro pellegrinaggio. Lì, dopo l’oscurità della notte, celebreremo insieme l’alba come segno di speranza, riconciliazione e fraternità.
Per preparare interiormente questo gesto, sarà proposto, nella giornata del 19 settembre, a chi lo desidera, un tempo di digiuno e di riflessione. Non come obbligo, ma come invito libero e rispettoso di tutte le sensibilità. Un digiuno semplice, che per noi è davvero un sacrificio minimo rispetto a quello che patiscono quotidianamente le popolazioni travolte dalla guerra, ma che, vissuto insieme, può diventare segno concreto di solidarietà e di vicinanza, oltre che di raccoglimento spirituale in vista della camminata.
Non siamo solo credenti delle diverse fedi: siamo donne e uomini che non vogliono rassegnarsi al buio di questo mondo. Crediamo che la pace non sia un’utopia, ma un cammino; che la giustizia sia possibile; che la fraternità sia più forte dell’odio.
Invitiamo ogni donna e ogni uomo di buona volontà a unirsi a noi, anche solo per un tratto, in questa camminata ecumenica e interconfessionale per la pace. Perché l’alba che attendiamo non è di una singola fede, ma di tutta l’umanità».
*Immagine generata con IA
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