STATI UNITI: CONTRO L'AVANZATA DELLA DESTRA RELIGIOSA, SI MOBILITANO I CRISTIANI PROGRESSISTI
Tratto da: Adista Notizie n° 7 del 28/01/2006
33194. WASHINGTON-ADISTA. Mentre la destra religiosa sembra sul punto di segnare un punto decisivo a suo favore, con la probabile nomina del cattolico ultraconservatore Samuel Anthony Alito Jr. alla Corte Suprema, i movimenti cristiani progressisti battono un colpo e si preparano al loro primo incontro nazionale. Un movimento cristiano "capace di tenere testa alla destra religiosa in campo teologico" nascerà agli inizi di febbraio a San Franscisco, con un'agenda centrata su temi come la povertà, il razzismo, la corruzione politica, l'ingiusti-zia economica. L'obiettivo è quello di strappare ai movimenti evangelici e conservatori il ‘monopolio della Bibbia', che è stato una chiave fondamentale dei successi elettorali di George W. Bush e della sterzata conservatrice della politica Usa degli ultimi anni. "Un'agenda politica cristiana - ha affermato il reverendo Jim Burklo del Center for Progressive Christianity - non deve essere necessariamente conservatrice".
I delegati che si incontreranno a San Franscisco si occuperanno anche di come combattere la destra religiosa sul terreno sul quale ha costruito il proprio successo negli ultimi anni: internet. L'influsso dei conservatori sulla società statunitense è cresciuto grazie ad una rete di blog (diari on-line) e commentatori conservatori, che spesso ripetevano le loro idee in una rete di radio locali che trasmettono non stop talk-show politici. Ma si parlerà anche dell'organizzazione di think-tank, istituti di ricerca e altre forme di lobbying per contrastare l'influenza della destra religiosa nelle stanze del potere di Washington. Kety Esquivel, di CrossLeft, l'organizzazione promotrice dell'incontro di San Franscisco, ha parlato anche di una massiccia campagna per migliorare la presenza dei cristiani progressisti su tutti i mezzi d'informazione. Significativamente, nessuna associazione cattolica ha per ora aderito all'incontro.
Ma mentre a sinistra si cerca di equilibrare l'influenza conservatrice della religione, a destra sembra avvicinarsi una vittoria storica. Malgrado i durissimi attacchi dei democratici, il cattolico Samuel Alito, che frequenta una parrocchia conservatrice che predilige le messe in latino, sembra destinato alla conferma come il 110mo giudice della Corte Suprema Usa. La sua nomina, che sostituisce la moderata Sarah O'Connor, cambierà per i prossimi decenni l'equilibrio del tribunale che ha il potere di influenzare profondamente la società americana.
Parte dell'opposizione alla nomina di Alito non è scevra da uno storico pregiudizio anticattolico in America, già emerso durante la campagna presidenziale di John Kerry. Ma i motivi di preoccupazione sono ben altri. "Il curriculum di Alito", afferma il reverendo Timothy Simpson, fondatore della Christian Alliance for Progress, una delle organizzazioni che saranno presenti a San Francisco, "mi spaventa". "Alito è giovane, resterà in carica per decenni".
Durante l'audizione al Senato che deve confermare la sua nomina, Alito ha rifiutato di definire la sentenza Roe vs. Wade, che identifica l'aborto come un diritto costituzionale, "una legge consolidata". Gli è stata anche contestata l'appartenenza, mentre era studente a Princeton, ad un gruppo di studenti conservatori che si opponeva all'ingresso di donne e neri nella prestigiosa università.
"La destra religiosa", afferma Simpson, "aspetta ansiosamente l'elezione di Alito". Con la sua nomina, la Corte Suprema subirebbe uno storico spostamento a destra. E non solo sui temi dall'aborto. "Alito", ricorda Simpson, "è un difensore storico degli interessi della grande industria". Molti temono anche che potrebbe difendere il potere del presidente di effettuare intercettazioni telefoniche senza l'approvazione del Congresso o di un giudice, per supposti motivi di "sicurezza nazionale". (alessandro speciale)
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