AUSCHWITZ: DOVE ERA DIO? PERCHÉ HA TACIUTO? LA FATICA DELLA MEMORIA DEL PAPA TEDESCO
Tratto da: Adista Documenti n° 44 del 10/06/2006
DOC-1745. ROMA-ADISTA. Aveva suscitato stupore il fatto che non avesse usato nemmeno una volta la parola "antisemitismo" e che l'unico accenno alla Shoah fosse stato inserito all'ultimo momento: eppure Benedetto XVI, in visita in Polonia dal 25 al 28 maggio, stava pronunciando il suo discorso proprio ad Auschwitz, luogo da lui giustamente definito "di orrori, di accumulo di crimini contro Dio e contro l'uomo". E più ancora aveva stupito che Ratzinger avesse identificato i responsabili di tanto orrore in un "gruppo di criminali", i nazisti, 'dimenticando' che il popolo tedesco non fu soltanto "usato ed abusato come strumento della loro smania di distruzione e di dominio" (queste le parole che ha usato), ma fu anche complice entusiasta di questo "gruppo" per il consenso che dette a Hitler e per il numero di quanti concretamente contribuirono all'attuazione dello sterminio degli ebrei. E 'dimenticando' che l'antisemitismo fu per secoli peccato grave della stessa Chiesa e della cultura cristiana. Dimenticanze, queste, ampiamente sottolineate nei commenti della stampa italiana.
A sorpresa, però, ad alcune di queste mancanze Ratzinger ha cercato di sopperire durante l'udienza generale del 31 maggio, nel corso della quale, ripercorrendo le tappe del viaggio in Polonia, ha finalmente parlato di "antisemitismo" e di "odio razziale" e ha nominato Hitler. Nessun cambiamento sostanziale, invece, rispetto alla questione della responsabilità dell'Olocausto: nell'udienza Ratzinger parla genericamente di "regime nazista".
Di seguito i commenti della stampa italiana (al momento in cui andiamo in stampa non sono ancora pervenute le reazioni ai "ritocchi" di Ratzinger), preceduti da ampi brani del discorso pronunciato dal papa ad Auschwitz. Discorso che Adista avrebbe volentieri riportato nella sua integralità, se non fosse impossibilitata dal costoso copyright imposto dal Vaticano su tutti i suoi testi ormai da qualche mese.
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