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IL CARDINAL BERTONE BENEDICE LA NAVE CHE PORTA LA MORTE

Tratto da: Adista Documenti n° 84 del 01/12/2007

32448. GENOVA‑ADISTA. Lo scorso 20 luglio, alla presenza del presidente della Repubblica Ciampi, del ministro della Difesa Martino e del Capo di Stato Maggiore della Marina Biraghi, è stata inaugurata a Genova la nuova portaerei "Cavour", la più grande della flotta militare italiana. Lunga 244 metri e larga 39, la "Cavour" può portare un carico di 27.100 tonnellate e ospitare 1.210 persone con un'autonomia di 7.000 miglia (in pratica, come ha osservato l'ammiraglio Biraghi, "può raggiungere velocemente le coste del Golfo Persico senza bisogno di rifornimento lungo il tragitto e spendendo solo il 50% del carburante a sua disposizione"). Secondo il dispaccio del ministero, la portaerei sarà in grado di ospitare anche i velivoli a decollo verticale, come i nuovissimi Joint stike fighters, oltre a un sottosistema missilistico Saam‑It Aster 15, due cannoni 76/62 Davide per difesa a corto raggio e tre mitragliere da 25 mm Oto‑Breda: d'ora in avanti la Marina Italiana può "finalmente puntare a missioni internazionali a largo raggio". Al momento del varo, il costo della nave si aggira sui 900 milioni di euro, ma la "Cavour" sarà consegnata definitivamente ultimata solo nel 2007 e le spese complessive per la sua costruzione sono dunque destinate a salire ancora. Alla cerimonia di inaugurazione la parte mancante della prua dello scafo è stata coperta con una bandiera tricolore di 700 metri quadrati. La retorica del cerimoniale ha inoltre previsto la benedizione della nave da parte dell'arcivescovo di Genova, il card. Tarcisio Bertone, già presidente della Commissione Cei Giustizia e Pace. Tonio Dell'Olio, coordinatore nazionale di Pax Christi, ha commentato l'avvenimento con parole molto dure: "Non si benedice una portaerei perché è destinata a portare morte e distruzione, esattamente come Sua Eminenza si rifiuterebbe certo di benedire la sala ospedaliera in cui si praticheranno le interruzioni di gravidanza. Il comandamento ‘Tu non uccidere’ non ammette deroghe o cedimenti perché sarebbe la negazione stessa della vita in cui splende la presenza di Dio. In questo caso quella benedizione suonerebbe come una bestemmia! Non si benedice uno strumento di morte", ha proseguito Dell'Olio, "che ha già ucciso tutti coloro che sarebbero stati salvati dalla morte per fame o malattia se quei 900 milioni di euro fossero stati investiti in programmi di sviluppo". (...)(da Adista n. 55/04)    

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