RAZZISMO MADE IN ITALY. CON LE LEGGI ANTI-IMMIGRAZIONE, DISTRUTTI I FONDAMENTI DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA
Tratto da: Adista Documenti n° 71 del 27/06/2009
DOC-2157. ROMA-ADISTA. Hanno inventato il reato di immigrazione clandestina come strumento giuridico per istituzionalizzare una persecuzione di massa che colpirà tutti gli immigrati indiscriminatamente. Non appena la normativa sarà vigente, infatti, ogni immigrato, con o senza permesso di soggiorno, sarà ripetutamente fermato e controllato dalle forze dell’ordine. Ogni funzionario pubblico, inoltre, si sentirà spinto a denunciare alle autorità lo straniero in condizione di irregolarità, per paura di incorrere nel reato di favoreggiamento. E tutto questo legittimerà un ulteriore inasprimento delle già tese relazioni tra gli immigrati, l’opinione pubblica e le istituzioni. Di questo si è dibattuto nel corso dell’iniziativa pubblica "Migranti non criminali", promossa a Roma da Arci, Magistratura Democratica e Cgil l’11 giugno scorso, alla vigilia del voto in Senato sul disegno di legge in materia di sicurezza.
Non poteva non essere affrontato il tema dei respingimenti, su cui si è soffermato don Luigi Ciotti nel corso dell’incontro: "A giustificare il respingimento di 227 persone, che il 6 maggio scorso, la giornata più triste di questi ultimi anni nella storia del nostro Paese, sono state ricondotte in Libia, il più alto esponente del nostro governo ha detto che sui barconi viaggiano i criminali. Dopo tanti anni di impegno all’interno di Libera, in collaborazione con la magistratura, con le forze dell’ordine, soprattutto con tante associazioni presenti sul territorio, vi posso garantire – ha sottolineato Ciotti - che i criminali arrivano tranquillamente nel nostro Paese, con tutti i documenti in regola, senza dover attraversare il deserto e salire su un barcone, e si alimentano delle disuguaglianze, delle sopraffazioni, delle ingiustizie". Ma anche come "uomo di Chiesa" Luigi Ciotti ha avuto qualcosa da dire, perché, essendoci "in questa maggioranza tante persone devote alla Madonna, è importante ricordare che un cristiano non può accettare misure che calpestano la dignità delle persone e soffocano un progetto di giustizia".
E all’interno della Chiesa non mancano certo le voci di condanna nei confronti del "Pacchetto Sicurezza", dei respingimenti in mare e delle politiche anti-immigrati del governo Berlusconi, come - tra le tante a cui abbiamo dato risalto in questi ultimi mesi (v. Adista nn. 19, 41, 55, 58 e 61/09) - quella dei missionari comboniani di Castelvolturno, promotori dell’iniziativa del rilascio dei "permessi di soggiorno in nome di Dio" a cui hanno aderito - per ribadire l’uguaglianza di tutte le donne e gli uomini e per ricordare che Dio "sta sempre dalla parte dei più deboli e indifesi" – religiosi, parrocchie, gruppi e associazioni di oltre venti città (v. Adista n. 61/09); quella della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Istituti Missionari in Italia; o quella del direttore della Caritas Ambrosiana don Roberto D'A-vanzo. Ne riportiamo di seguito i rispettivi comunicati, dopo l’intervento (tratto da una registrazione e non rivisto dall’autore) pronunciato da Luigi Ferrajoli, docente di Teoria Generale del Diritto all’Università "Roma Tre", nel corso dell’incontro "Migranti non criminali".
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