Democrazia partecipativa: una rivoluzione. La riflessione del Cantiere del Cipax
Tratto da: Adista Documenti n° 3 del 26/01/2013
DOC-2497. ROMA-ADISTA. È il tema, attualissimo, della democrazia partecipativa il filo conduttore del Cantiere 2012-2013 organizzato dal Cipax (in collaborazione con Adista, CdB San Paolo, Confronti, Lega diritti dei popoli, Pax Christi Roma, Fuci nazionale) come «luogo di pace per ascoltare racconti, scambiare esperienze, costruire il futuro». Un tema caro al movimento altermondialista - e sempre più spesso evocato di fronte alla crisi profonda della democrazia rappresentativa - che il Cipax ha scelto di declinare nei termini di quello che è, da sempre, il suo impegno fondamentale, quello a favore della pace: “Democrazia partecipativa e --> è Pace”, dove «la freccia – come ha spiegato il presidente del Cipax Fabrizio Truini durante il primo incontro su “Guerra e Pace in Siria” (v. Adista Notizie n. 39/12) – parte dalla congiunzione “e” per andare verso il verbo “è”».
E cosa si debba intendere per democrazia partecipativa ha provato a spiegarlo, nel secondo incontro del Cantiere, sul tema “Democrazia partecipativa: come?” svoltosi il 22 novembre scorso, Marco Bersani, socio fondatore di Attac-Italia e tra i più attivi promotori del Forum Italiano dei movimenti per l’acqua.
Di seguito il suo intervento, tratto da una registrazione e non rivisto dall’autore. (c. f.)
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