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Non si escluda nessuno nel nome di Gesù. Continua il dibattito sulla comunione ai divorziati

Tratto da: Adista Documenti n° 8 del 28/02/2015

DOC-2693. BARCELLONA-ADISTA. La disputa sulla riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati non accenna a sgonfiarsi. Solo di qualche settimana fa è la notizia, per esempio, che la maggior parte dei vescovi tedeschi appoggia la soluzione aperturista prospettata dal card. Walter Kasper nel Concistoro del febbraio 2014 (v. Adista Notizie n. 1/15), ed è prevedibile che all’avvicinarsi del Sinodo di ottobre, incaricato di individuare adeguate linee operative pastorali sul tema della famiglia, il fuoco incrociato si faccia sempre più intenso.

Così è avvenuto in prossimità del Sinodo straordinario dello scorso autunno, quando in tanti, tra cardinali, vescovi e teologi, hanno pensato di mettere nero su bianco le loro aspettative e i loro timori. Tra le iniziative di questo tipo spiccava, sul fronte conservatore capitanato dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, card. Gerhard Ludwig Müller, il volume Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa cattolica (edito in Italia da Cantagalli) che raccoglie le risposte di cinque cardinali e quattro esperti alla “proposta Kasper” di armonizzare fedeltà e misericordia nella pratica pastorale con i divorziati risposati. I nomi dei cinque pezzi da novanta non riservavano particolari sorprese, avendo tutti già preso posizione sulla questione nei mesi antecedenti alla pubblicazione: oltre a Müller, a firmare i saggi che compongono il volume sono Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche; Raymond Leo Burke, allora prefetto della Segnatura Apostolica; Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, e Velasio De Paolis, presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede (v. Adista Notizie n. 32/14). Nel testo i cinque cardinali – come si evince anche dal titolo – fanno largo uso dell’argomento scritturistico per confutare la “proposta Kasper”, ma se è innegabile che Gesù abbia parlato dell’indissolubilità del matrimonio, molto invece c’è da dire circa l’interpretazione di quelle parole.

Ed è precisamente su questo aspetto che pone l’accento il teologo Xavier Alegre in un intervento pubblicato sull’ultimo Quaderno del centro studi Cristianisme i Justícia (dicembre 2014), interamente dedicato al tema della riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati, e che, pur non costituendo una risposta al volume di Cantagalli, si inserisce a pieno titolo nel dibattito in corso (oltre a quello di Alegre, il volumetto contiene gli interventi di José Ignacio González Faus, Jesús Martínez Gordo e Andrés Torres Queiruga). 

Partendo dall’assunto che i testi non possono mai essere presi alla lettera e che si deve sempre tener conto del contesto nel quale sono stati scritti, Alegre sottolinea che «Gesù nei Vangeli non assume mai un atteggiamento legalista»: «Se qualcosa lo caratterizza, e caratterizza il Dio che vuole rivelare con le sue parole e azioni, questo è la misericordia». Per questo, secondo Alegre, le parole di Gesù sull’indissolubilità del matrimonio vanno lette alla luce della subalternità della moglie nel rapporto coniugale del tempo: insomma, per denunciare il diritto matrimoniale dell’epoca che consentiva solo al marito di prendere l’iniziativa di divorziare, Gesù «si rifà alla volontà originaria di Dio nella creazione che difendeva, come ideale, l’amore indissolubile tra marito e moglie». Ma affermando un’ideale valido tanto per l’uomo quanto per la donna, prosegue Alegre, Gesù non proclama una legge, bensì un progetto ideale di vita. «Gesù – prosegue il teologo – accoglie incondizionatamente, confidando che l’esperienza della sua accoglienza amorosa aiuterà ad avvicinarsi al Padre». Di fatto, è la sua conclusione, «non partecipiamo all’eucarestia perché siamo buoni, ma affinché lo si possa essere grazie all’unione intima con Gesù». 

Di seguito, in una nostra traduzione dallo spagnolo, l’intervento di Alegre tratto da Cristianisme i Justícia, il cui volumetto è disponibile integralmente, in spagnolo e catalano, sul sito http://www.cristianismeijusticia.net/es/quaderns. (ingrid colanicchia)

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