ATTENTO AL DIALOGO ECUMENICO IL NUOVO VESCOVO DI PINEROLO
Tratto da: Adista Notizie n° 27 del 22/07/2017
39029 PINEROLO (TO)-ADISTA. Una nomina episcopale nel segno della “pastoralità” è quella effettuata da papa Francesco a Pinerolo (TO): sarà don Derio Olivero, 56 anni, a sostituire mons. Piergiorgio Debernardi, vescovo della diocesi dal 1998, che si ritira per raggiunti limiti di età. Una diocesi piccola ma importante nell’area piemontese che comprende le valli valdesi.
Don Derio, di Centallo (CN), ordinato sacerdote nel 1987, è cresciuto nella diocesi di Fossano, dove negli ultimi anni è stato vicario generale. Il suo percorso è pienamente pastorale: dopo la licenza in Teologia pastorale presso la Pontificia Università Lateranense, ha ricoperto incarichi in diverse parrocchie, il ruolo di rettore del Seminario locale, di professore di Teologia Pastorale presso lo Sti (Studio teologico interdiocesano), di direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, di direttore Centro Diocesano Vocazioni, coordinatore diocesano della Pastorale, direttore pastorale giovanile diocesana, responsabile diocesano per la cultura, responsabile ufficio turismo e sport, responsabile formazione dei diaconi; ha all’attivo diverse pubblicazioni di carattere pastorale.
«Sono contento di questa scelta – ha commentato mons. Debernardi, secondo quanto si legge su Agensir, 7/7 - perché don Derio è un prete entusiasta della sua missione, con il cuore giovane e in piena sintonia con i giovani; con una prolungata esperienza pastorale in parrocchia, profondamente convinto che l’ecumenismo sia la strada che tutte le Chiese devono percorrere per essere fedeli alla volontà del Signore». In un messaggio alla Chiesa di Pinerolo, letto durante le celebrazioni domenicali, Derio Olivero ha salutato i suoi nuovi fedeli: «In punta di piedi desidero entrare in casa vostra per darvi un abbraccio e sedermi attorno al tavolo per ascoltare ciò che portate in cuore: affetti, fatiche, lutti, rabbie, sogni. Presto verrò a condividere la vita con voi. Mi manda Papa Francesco, che stimo enormemente. Lui rappresenta la Chiesa che da sempre sogno e che ora, in Lui, diventa visibile. Una Chiesa attenta alla vita concreta, in uscita, gioiosa, capace di dialogo, carica di speranza, aperta». «Rispetto alla perfezione siamo tutti “fuori”, io per primo», ha affermato, «ma rispetto alla misericordia di Dio siamo tutti dentro. La Chiesa deve lottare per aprire le porte, aprire le menti, annullare le dogane nel nostro cuore e nelle nostre comunità. Desidero una Chiesa che parla il linguaggio della vita quotidiana, che sa parlare al cuore degli uomini e delle donne di oggi. Una Chiesa che impara da tutti perché consapevole che Dio è al lavoro anche al di fuori dei nostri “giri”». «Desidero una Chiesa aperta alle altre Confessioni, in particolare ai fratelli Valdesi e in dialogo con le altre religioni», ha aggiunto, perché «essere cattolico signi?ca essere capace di universalità, di apertura; capace di stare sulla soglia senza pregiudizi; capace di tenere insieme i pezzi della nostra vita, della società e del mondo; capace di tenere insieme le diversità».
«Siamo contenti della bella considerazione che il Santo Padre ha per il clero fossanese, in particolare per il nostro don Derio», ha detto il vescovo di Fossano mons. Piero Delbosco. «Noi tutti – ha proseguito – conosciamo e apprezziamo le sue indubbie doti di pastore, attentissimo alla nostra realtà fossanese. Possiamo immaginare il suo stato d’animo nell’accettare questa designazione». «A Pinerolo – ha osservato– lo attende un compito non facile. Siamo certi che sarà attento a tutti, laici, sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose. Nel contempo, sarà impegnato nel dialogo ecumenico specie con la Chiesa evangelica valdese. A noi mancherà la sua presenza e la sua attenzione».
Parole di grande accoglienza anche da parte del moderatore della Tavola valdese – che ha sede a Torre Pellice, nel territorio della diocesi pinerolese – Eugenio Bernardini: «I rapporti tra cattolici e valdesi del Pinerolese vivono oggi un momento di grazia, alimentato da scambi, gesti, preghiere in un cammino che ci sta aiutando a conoscerci e a cercare strade comuni per la testimonianza dell’Evangelo di Gesù Cristo». Bernardini ha ricordato la «incisiva azione ecumenica» del vescovo uscente il quale, dopo aver partecipato al prossimo Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi in programma ad agosto, si recherà in missione in Burkina Faso.
* Foto di Francofranco56 tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
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