La rivoluzione che avanza. Quella dei migranti
Tratto da: Adista Documenti n° 34 del 06/10/2018
DOC-2939. CITTÀ DI CASTELLO (PG)-ADISTA. “Approdi e naufragi” è stato il tema del convegno de L’altra pagina a Città di Castello l’8 e 9 settembre scorso. A queste parole ha dato un senso – anche alla luce della successiva approvazione, il 24 settembre, del Decreto sicurezza e immigrazione del “Governo Salvini” – il primo giorno dei lavori, Raniero La Valle con la sua relazione “Impariamo dal naufragio di Giona”. Il naufragio è innanzitutto quello dei migranti. Per ciò stesso, si porta dietro il «naufragio della comune umanità». L’approdo, di questi tempi tanto negato ai naufraghi, è «la rivoluzione che riesce»: il rivolgimento operato dai migranti, perché «i migranti non si possono fermare», disarmati come sono; e perché ci insegnano che «se siamo cittadini per noi, siamo stranieri per gli altri», «siamo tutti stranieri». Qui il testo integrale della relazione.
* Paul Brill, Il naufragio di Giona (1589), foto [ritagliata] di Sailko del 2017, tratta da Wikimedia Commons, licenza Creative Commons
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