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Bombe ai sauditi: ripartire da Assisi per disarmare l'economia

Bombe ai sauditi: ripartire da Assisi per disarmare l'economia

È la conversione di Chiara, in un'epoca – come quella attuale – segnata una religiosità solo di facciata, dalle «coscienze in frantumi» e dalle «prepotenze dei più ricchi e forti», costante «ingiustizia» che colpisce «la vita dei più poveri e dei più deboli», al centro della lettera scritta il 14 agosto scorso dalla sindaca di Assisi, Stefania Proietti, al direttore di Avvenire Marco Tarquinio, all'indomani di un feroce bombardamento saudita che in Yemen ha fatto strage di bambini.

«Chiara e Francesco decisero di cambiare il mondo e i loro esempi di vita ci esortano a fare altrettanto», invitava la sindaca di Assisi nella lettera-appello. I lebbrosi emarginati di Chiara e Francesco, sottolineava, sono rappresentati oggi dai migranti che muoiono in mare, dagli affamati del mondo, dai bambini che muoiono sotto le bombe in Paesi come la Siria e, appunto, lo Yemen.

Proietti invocava per i nostri tempi, «il coraggio di santa Chiara che si oppose all’ordine del mondo e ebbe la forza di “lottare”, armata solo di preghiera ed Eucaristia, anche contro le truppe imperiali saracene che assediavano Assisi».

La Citta “della pace”, grazie alla figura di Santa Chiara d'Assisi (patrona di Iglesias) è legata a doppio filo con quella “delle bombe”, nella provincia di Cagliari, dove la multinazionale tedesca RWM produce gli ordigni che l'Italia vende all'Arabia Saudita per la sua guerra in Yemen.

«Come Sindaci – aggiunge Proietti – abbiamo la responsabilità di vegliare sui nostri territori per stimolare uno sviluppo rispettoso della vita, delle persone e del Creato per impedire abusi e speculazioni». Per questo, affermava con forza appellandosi alla Marcia per la pace e la fraternità #perugiassisi 2018 che si è poi celebrata lo scorso 7 ottobre, la città di Assisi auspica l'immediato arresto delle esportazioni delle bombe responsabili delle «stragi di innocenti» in Yemen e caldeggia l'elaborazione nel Paese di politiche capaci di disarmare la nostra economia: «Come Chiara seppe mostrare al “suo” mondo una alternativa di vita chiaramente opposta alle convenzioni e tutta protesa verso Dio e il prossimo, noi oggi possiamo ispirarci a quella santa creatività e far emergere l’alternativa a una economia armata, irrispettosa dell’ambiente e della vita. La vita va rispettata e salvata, soprattutto quella dei più fragili e dei bambini!».

A 10 giorni dalla grande Marcia #perugiassisi, il Movimento dei Focolari il gruppo editoriale Città Nuova invitano a partecipare ad un incontro pubblico con la sindaca di Assisi, con rappresentanti istituzionali e della società civile, sottolineando che, «dopo oltre un anno dalla bocciatura del Parlamento italiano alle mozioni che chiedevano lo stop all’invio di bombe italiane all’Arabia Saudita e interventi immediati per la riconversione del territorio da liberare da ogni ricatto occupazionale, crediamo che non esistano più giustificazioni per ulteriori perdite di tempo».

L'incontro pubblico si tiene domani a Roma, presso la Sala Pozzo (via Sant'Ignazio), dalle ore 17.

«Un Parlamento che esprime la sovranità popolare – concludono Focolari e Città Nuova – deve prendere posizione attivando tutte le risorse di una responsabile politica internazionale, economica ed industriale. Ma per ripudiare davvero la guerra, e le troppe complicità che la alimentano», i proclami non bastano.

*Assisi, rosone di Santa Chiara, foto di Francesco Gasparetti, tratta da Flickr, immagine originale e licenza

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