
«Uniti e solidali contro il governo e il razzismo». Il 10 novembre in piazza a Roma. Ci sono anche i cattolici
ROMA-ADISTA. Ci sono anche alcune realtà del mondo cattolico (fra cui il Centro di accoglienza “don Lorenzo Milani” di Vicofaro, che a Pistoia collabora con il progetto di sostegno ai migranti della parrocchia guidata da don Massimo Biancalani) fra le oltre duecento – mentre scriviamo, ma il numero è in crescita – che parteciperanno alla manifestazione nazionale “Uniti e solidali contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini”. promossa per il prossimo 10 novembre a Roma da numerose associazioni antirazziste, movimenti sindacati di base.
L’appello a dare vita ad una «grande mobilitazione aperta e plurale» è stato elaborato durante l’assemblea antirazzista dello scorso 14 ottobre a Roma, dopo un’intensa discussione che ha fatto emergere l’urgenza di una presa di parola collettiva contro la deriva razzista e fascista del Paese. Da qui la decisione di «lanciare una sfida al governo», nell’intervallo di tempo della conversione in legge del cosiddetto Decreto Salvini su immigrazione e sicurezza, ritenuto «un preoccupante attacco generalizzato ai diritti e alle libertà di tutti e tutte».
«È il momento di reagire, mobilitarsi e unirsi contro gli attacchi del governo, a cui Minniti ha aperto la strada, contro l’escalation razzista e il decreto Salvini che attacca la libertà di tutte e tutti», si legge nella piattaforma della manifestazione che evidenzia i seguenti punti: «Per il ritiro immediato del Decreto immigrazione e sicurezza varato dal governo. No al disegno di legge Pillon (firmato dal senatore legista Simone Pillon, il ddl introduce la “bigenitorialità perfetta” e, in caso di separazione di una coppia, il mantenimento dei figli, il loro affido, e di conseguenza i costi e il tempo passato con loro, devono essere equamente divisi tra padre e madre, n.d.r.). Accoglienza e regolarizzazione per tutti e tutte. Solidarietà e libertà per Mimmo Lucano! Giù le mani da Riace e dalle Ong. Contro l’esclusione sociale. No ai respingimenti, alle espulsioni, agli sgomberi. Contro il razzismo dilagante, la minaccia fascista, la violenza sulle donne, l’omofobia e ogni tipo di discriminazione».
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