
Revochiamo la nazionalità al card. Ezzati. La Commissione Diritti Umani del Senato approva all'unanimità
SANTIAGO DEL CILE-ADISTA. La Commissione dei Diritti umani del Senato cileno ha deciso di revocare all’arcivescovo di Santiago, card. Ricardo Ezzati (nato in Italia, a Campiglia dei Berici, VI, trasferito in Cile nel 1959), la nazionalità cilena che gli era stata conferita il 24 aprile del 2006 “per grazia”, riconoscendogli il «lavoro proficuo e prezioso» svolto «per più di 30 anni per il bene dei diseredati», soprattutto nel campo dell’educazione. «Ma ora sappiamo che questo non è vero perché non ha sostenuto i minori vittime di abusi», afferma la Commissione, che è «preoccupata per coloro che hanno subìto abusi della loro dignità, che li hanno denunciati, ma sono stati nascosti dalla gerarchia».
L’iniziativa della revoca, che dovrà essere discussa in Parlamento, è stata promossa da due senatrici, Ximena Rincón del Partito Democratico Cristiano e Adriana Muñoz del Partito per la Democrazia, ed è stata approvata all’unanimità, assenti però due senatori del’Unione Democratica Indipendente.
Il cardinale arcivescovo di Santiago Ricardo Ezzati è sotto indagine della Procura regionale di O'Higgins perché sospettato di aver coperto abusi su minori commessi da preti della sua diocesi.
*Foto di Template:Rev. Christopher W. Cox, C.S.C., tratta da Wikimedia Commons immagine originale e licenza
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