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Sbarco dei 47 naufraghi della Sea Watch: un atto dovuto e tardivo

Sbarco dei 47 naufraghi della Sea Watch: un atto dovuto e tardivo

Basta con la farsa dell’invasione! Secondo i dati Eurostat 2018, le richieste di asilo in Italia hanno un’incidenza dello 0,07% sulla popolazione

L’annunciato sbarco dei 47 naufraghi a bordo della Sea Watch è un atto dovuto e tardivo. Ancora una volta il governo ha usato delle persone, peraltro già ampiamente provate fisicamente e psicologicamente, per i propri scopi elettorali e politici.

Un possibile scontro con gli altri Paesi dell'UE va esercitato nelle sedi istituzionali, di certo non sulla pelle di 47 esseri umani.

Come ribadiamo da tempo, questo conflitto è stato usato in maniera del tutto contraddittoria, considerato che M5S e Lega non hanno votato al Parlamento europeo la proposta di modifica del Regolamento Dublino, che avrebbe permesso il superamento del criterio secondo cui il paese di primo approdo ha l’obbligo di esaminare la richiesta d’asilo e di accogliere.

Ribadiamo ancora una volta che l'Italia rappresenta il 12% della popolazione dell'UE e che siamo al quattordicesimo posto per la presenza di rifugiati e sempre tra gli ultimi per l'accoglienza di richiedenti asilo.

Nel 2018, secondi i dati raccolti da Eurostat, le richieste d'asilo in Italia sono state circa 44mila, con un'incidenza dello 0,07 sulla popolazione. Una percentuale, dati alla mano, visibilmente inferiore rispetto a quella relativa ad altri paesi come Malta con 2.980 richieste (0,6% sulla popolazione); Grecia con 55mila richieste (0,5%); Germania con 162mila richieste (0,2%); Francia con 88.710 richieste (0,13%); Spagna con 49.650 richieste (0,1%).

Nel 2017, l’anno in cui è stato registrato il numero più elevato di richieste, l’incidenza sulla popolazione in Italia è stata pari allo 0,2%. Se ci fosse stata una ripartizione equa a livello europeo in base alla popolazione, il nostro paese avrebbe dovuto accogliere molti più richiedenti asilo.

Ribadiamo la necessità di un piano di accoglienza europeo, a cui bisogna arrivare senza assistere a pagine vergognose per l’Italia e per l’Europa come quella scritta in questi giorni.

Ciò che è accaduto è disumano e ignobile: basta con la continua propaganda a fini elettorali fatta sulla pelle delle persone che rischiano la vita in mare.

Apriamo i porti, restiamo umani.

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