
Cambiare si può! Il “Forum Disuguaglianze Diversità” presenta 16 proposte per la giustizia sociale
Tutti, a parole, discutono di disuguaglianze e ingiustizia sociale, «anche quelli che hanno concorso in questi ultimi trent’anni a produrle». Ma «non tutti vogliono ridurle davvero». E infatti «le disuguaglianze sono tornate a crescere, prima di tutto quelle di ricchezza. E la percezione di abbandono, disattenzione o impotenza da parte delle classi dirigenti ha prodotto paura, risentimento, rabbia».
Lo afferma il “Forum Disuguaglianze Diversità”, iniziativa lanciata a febbraio di un anno fa dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso per sensibilizzare sul danno sociale, culturale ed economico arrecato dalle disuguaglianze diffuse nel Paese.
Oggi il Forum – promosso anche da ActionAid, Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Dedalus Cooperativa sociale, Fondazione di Comunità di Messina, Legambiente e Uisp – invita a partecipare, il prossimo 25 marzo presso il Teatro de' Servi di Roma, alla presentazione delle 16 proposte per la giustizia sociale e per la riduzione delle disuguaglianze attraverso un intervento «su tre meccanismi di formazione della ricchezza: il cambiamento tecnologico, il potere negoziale del lavoro, il passaggio generazionale».
L'ineluttabilità della disuguaglianza è una «menzogna» costruita ad arte nell'ultimo trentennio, si legge nell'invito all'evento: «L’idea che la tua povertà o vulnerabilità, il degrado del tuo territorio, il peggioramento dei servizi essenziali per te e la tua comunità, il mancato riconoscimento della tua persona siano “inevitabili” ti toglie la forza per poterti emancipare e ti lascia aperta solo la strada della rabbia verso gli altri, magari ancora più deboli di te».
Ulteriori informazioni sul sito del Forum. Registrazione obbligatoria inviando una email a info@forumdd.org. Ingresso consentito fino a esaurimento posti.
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!