
"Oltre il mare": due anni di corridoi umanitari targati Cei
“Oltre il mare” è il dossier curato da Caritas Italiana che racconta i risultati dei primi due anni dei “corridoi umanitari”, promossi dalla Conferenza episcopale italiana e dalla Comunità di Sant'Egidio sul modello del progetto pilota avviato, nemmeno un anno prima, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei), attraverso il programma Mediterranean Hope, dalla Tavola Valdese e dalla “solita” Comunità di Sant'Egidio.
Alla presentazione del rapporto – organizzata da Caritas Italiana, Caritas Ambrosiana e Gandhi Charity il 5 aprile scorso presso l'Università Cattolica di Milano – hanno preso parte, tra gli altri, Oliviero Forti (Caritas Italiana), mons. Mario Delpini (arcivescovo di Milano), Luciano Gualzetti (direttore di Caritas Ambrosiana), Francesco Marsico (responsabile Area nazionale di Caritas Italiana) e diversi testimoni diretti impegnati nei progetti di accoglienza e inserimento per i richiedenti protezione internazionale giunti in Italia attraverso vie legali e sicure, promossi dalle numerose Caritas diocesane secondo un modello di integrazione diffusa e di coinvolgimento delle comunità locali, delle parrocchie e delle famiglie.
Grazie ai corridoi umanitari della Cei, finanziati con i fondi 8 per mille della Chiesa cattolica e quindi a costo zero per lo Stato, circa 500 persone, per lo più eritree, sono entrate in Italia attraverso un percorso controllato e sicuro, il quale ha consentito al Paese di accogliere in tutta sicurezza migranti con status già riconosciuto dalle delegazioni diplomatiche nei Paesi di transito e agli stessi richiedenti protezione di non cadere nelle trame del traffico organizzato di esseri umani o di rischiare la vita in mare. L'auspicio, che da anni accompagna le attività della società civile e delle Chiese cristiane in Italia, è che tale esperienza virtuosa – in termini di tutela dei diritti umani, controllo della spesa pubblica, sicurezza e stabilità sociale, lotta concreta ai trafficanti – possa essere adottata anche a livello pubblico da chi governa il Paese.
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