
Libia: L'allarme dell'Unicef e l'appello dell'Arci
Già 7.300 minori in Libia sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa del conflitto in corso. Altri 1.800 vivono invece nelle zone di più altro rischio, coinvolte dai combattimenti, e devono essere evacuati urgentemente. In totale – è l'allarme lanciato oggi in una dichiarazione congiunta del direttore generale Unicef e del Rappresentante speciale del Segretario generale dell'Onu per i bambini ed i conflitti armati – circa mezzo milione di bambini sono stati colpiti dalla guerra civile nella parte occidentale del Paese nordafricano.
«È sempre più urgente una presa di responsabilità umanitaria, corale, senza tentennamenti e condivisa dall’Europa», ha commentato l'Arci Nazionale in un comunicato odierno diffuso dopo le preoccupanti dichiarazioni dell'agenzia Onu. «Basta con la politica della propaganda e degli slogan dei porti chiusi, servono soluzioni politiche e non teatrini muscolari contro i più deboli». «L’Agenzia delle Nazioni Unite – prosegue ancora l'Arci – lancia un allarme che non possiamo ignorare; l’Italia e l’Europa tutta non possono guardare altrove e far finta di nulla. La posizione cinica del nostro Paese rischia di diventare anche crudele per la posizione sui respingimenti in mare e la criminalizzazione del lavoro umanitario. Ci auguriamo che l’appello dell’Unicef non cada nel vuoto o peggio, in uno sprezzante tweet di un Ministro della Repubblica».
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