
Egregio presidente, fermi la strage nel Mediterraneo
ROMA-ADISTA. «Egregio presidente, fermi l'ecatombe nel Mediterraneo». Inizia così il breve messaggio che il combominano p. Alex Zanotelli e altre centinaia di persone (fra le altre don Franco Barbero, Giancarla Codrignani, don Roberto Fiorini, Raniero La Valle, Giuliana Martirani, p. Carmine Miccoli, Lilia Sebastiani), ed associazioni hanno inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella invitandolo ad intervenire sulla tragedia e il crimine dei migranti morti annegati nel mar Mediterraneo
«Egregio presidente della Repubblica - si legge nell'appello lanciato dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo -, fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
È il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei è il presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro Paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi».
(per adesioni: centropacevt@gmail.com)
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