
La Santa Sede revoca l’immunità diplomatica al nunzio accusato di molestie
La Santa Sede rinuncia all’immunità diplomatica di mons. Luigi Ventura, nunzio apostolico in Francia «in virtù della Convenzione di Vienna del 18 aprile 1961 sulle relazioni diplomatiche, ai fini della procedura penale che lo riguarda». Lo ha comunicato il direttore ad interim della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti ieri, 8 luglio. «Si tratta - ha proseguito - di un gesto straordinario che conferma la volontà del Nunzio, espressa fin dall’inizio della vicenda, di collaborare pienamente e spontaneamente con le autorità giudiziarie francesi» che avevano già chiesto alla Santa Sede la revoca dell’immunità per il monsignore. Immunità che, se confermata, avrebbe impedito lo svolgimento del processo.
Sotto inchiesta per molestie sessuali (si veda Adista online del 20/6 e 18/2), accusato da due dipendenti del Comune di Parigi di aver loro tastato le parti intime, il nunzio era stato ascoltato dalla polizia il 3 aprile scorso. A maggio, ha avuto un confronto con i suoi accusatori. La faccenda è rimasta avvolta nel silenzio fino a ieri, quando Gisotti ha comunicato la decisione delle autorità vaticane, rimaste sino ad ora in attesa della conclusione della fase preliminare del processo – avvenuta a fine giugno – a cui mons. Ventura, che ha sempre respinto ogni accusa, ha liberamente partecipato.
*Foto di Valentina_A tratta da flickr.com. Immagine originale e licenza
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