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Raccolta fondi per l'Annuario Mil€x, che monitora la spesa militare in Italia

Raccolta fondi per l'Annuario Mil€x, che monitora la spesa militare in Italia

L’osservatorio Mil€x sulle spese militari in Italia – nato a settembre 2016 nell’ambito delle attività della Rete Italiana per il Disarmo da un’idea di Enrico Piovesana e da Francesco Vignarca, con la collaborazione del Movimento Nonviolento – ha lanciato una raccolta fondi per sostenere la pubblicazione di un «Annuario completo e approfondito, con tutti i numeri per il 2019 sulle spese, il procurement, le missioni militari italiane con i dati non solo della spesa militare previsionale derivante dall’ultima Legge di Bilancio, ma anche della spesa effettiva consolidata. Senza dimenticare i confronti con parametri e stime internazionali e i focus su procurement, sistemi d’arma, missioni militari».

La realizzazione dell’Annuario comporta un complesso e approfondito lavoro di ricerca e per questo i promotori hanno deciso di realizzarlo in crowdfunding, aprendo una raccolta fondi sul sulla piattaforma “Produzioni dal basso”, e lasciando sempre attivi i tradizionali canali di sostegno finanziario all’Osservatorio Mil€x.

Il Progetto

Dal 2016, Mil€x si è imposto nel panorama nazionale come uno «strumento di monitoraggio indipendente», oggettivo e neutrale, si legge nella descrizione del progetto. Un punto di riferimento «in grado di rendere più trasparenti le spese militari italiane» e così «contribuire ad accrescere la consapevolezza» di cittadini, rappresentanti istituzionali, media e attivisti, «sul reale impatto e le corrette dimensioni e dinamiche delle spese miltari italiani. Con l’obiettivo di rendere possibile un cosciente e informato controllo democratico su una delle più ingenti e politicamente significative voci di spesa del denaro dei contribuenti».

L’Annuario 2019 è pensato come evoluzione delle precedenti pubblicazioni e quindi come «progetto di base dell’Osservatorio». Oltre l’analisi della spesa militare previsionale (decisa dalla Legge di Bilancio votata dal Parlamento entro il 31 dicembre) «intende approfondire, valutandola e comparandola agli altri dati con un’analisi poi messa a disposizione del pubblico, i numeri della spesa militare effettiva a consuntivo. Senza dimenticare gli ormai tradizionali approfondimenti speciali sul procurement armato e sulle tematiche specifiche più importanti del comparto della difesa militare (missioni militari all’estero, basi militari straniere in Italia, focus su sistemi d’arma particolari…)».

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