
Lampedusa, 3 ottobre 2013: la strage dei migranti. La società civile chiede una Giornata europea della Memoria
Sei anni fa, il 3 ottobre 2013, nelle acque di Lampedusa, 368 migranti, per lo più eritrei, salpati dalle coste libiche di Misurata, perdevano la vita nel naufragio che – sebbene non il primo – ha aperto simbolicamente una lunga e drammatica stagione delle morti nel Canale di Sicilia. L'immagine delle bare (4 piccole e bianche) disposte in tre lunghe file nell'hangar dell'aeroporto sconvolse l'opinione pubblica italiana ed europea per lunghi mesi (v. Adista Notizie n. 37/13), tanto che l’8 luglio seguente papa Francesco, in visita sull’isola «per scuotere le coscienze», tuonò parole commoventi e perentorie sulla «globalizzazione dell’indifferenza». Il 3 ottobre è così rimasta, nell’immaginario collettivo, la data che simboleggia la sofferenza e la tragedia delle vittime del mare, uomini, donne e bambini migranti che trovano la morte mentre cercano un futuro dignitoso.
Nei sei anni di distanza dal 3 ottobre 2013, le vittime del mare sono diventate circa 20mila (almeno quelle accertate), l’Unione Europea ha abbandonato il pattugliamento dei mari per il salvataggio dei profughi, ha anzi criminalizzato chi se ne faceva carico a proprie spese, promuovendo politiche di chiusura e contenimento dei flussi, con muri ed accordi di esternalizzazione delle frontiere.
“Snapshots From The Borders” è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da 35 organismi, tra enti locali “di frontiera” (Comune di Lampedusa in testa), Ong e associazioni della società civile. Un’iniziativa che intende raggiungere l’opinione pubblica e i palazzi nel cuore del Vecchio Continente raccontando l’esperienza delle realtà di confine. «Il progetto – spiega la presentazione sul sito ufficiale – mira ad informare i cittadini europei che la migrazione è un fenomeno complesso e multidimensionale e una questione politica che richiede sforzi ed azioni concrete intraprese da persone e organizzazioni/reti a tutti i livelli della società. Una migliore comprensione da parte della popolazione europea della migrazione come questione di sviluppo legata all’impegno, promuove la cittadinanza globale e crea forti legami di solidarietà».
Nell’ambito del progetto “Snapshot From The Border”, oggi, in numerose città dei 28 Stati membri dell’Unione, si celebra una giornata di ricordo delle vittime dei naufragi, con eventi, concerti, documentari, mostre, workshop e dibattiti. Durante gli eventi, nelle piazze europee si può anche firmare la petizione che che chiede per il 3 ottobre l’indizione di una Giornata europea della Memoria e dell’Accoglienza. Sul sito ufficiale del progetto è possibile aderire alla petizione e conoscere il calendario con gli eventi promossi oggi in tutta Europa.
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