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Natale promessa di riconciliazione e pace. Gli auguri del presidente della Conferenza di chiese europee (Kek)

Natale promessa di riconciliazione e pace. Gli auguri del presidente della Conferenza di chiese europee (Kek)

 

Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace.

Non ci sarà fine all'incremento del suo impero e pace sul trono di Davide e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il giudizio e la giustizia, ora e sempre. Questo farà lo zelo dell'Eterno degli eserciti. 

Isaia 9: 6-7

In tutto il mondo, i cristiani si stanno preparando a celebrare l'ingresso di Dio nel mondo e nella storia umana. Lo facciamo mentre in molti luoghi le persone lottano per i loro diritti e aspirano alla dignità, alla giustizia e alla pace. I mali del nostro mondo, come la guerra e la violenza, l'odio e l'egoismo, l'ingiustizia sociale e la distruzione dell'ambiente naturale, causano dolore e sofferenza ai nostri fratelli e sorelle in molti luoghi.

Da Hong Kong al Cile, da Beirut alla Francia, manifestazioni sociali durature sono spesso guidate dai giovani, respingendo le élite politiche attuali e rivendicando la pienezza della vita e la pace. I sentimenti di insicurezza, insoddisfazione e paura hanno portato a crescenti discorsi populisti, rafforzando l'istituzione di regimi autoritari. Più che mai, il mondo sta soffrendo e sta aspettando la riconciliazione e l'unità.

Tra pochi giorni celebreremo l'ingresso di Dio nel mondo e nella storia umana da bambino. Con la nascita di un bambino, il mondo ha ricevuto una promessa, la venuta del principe della pace. Dio viene nel mezzo della nostra umanità e creazione come promessa di inaugurare un tempo di speranza e di pace crescente.

Nelle parole di padre Luca Veronis, «Il Natale ci ricorda che Dio non ha dimenticato l'umanità, né ha abbandonato la sua creazione. In effetti, Dio è venuto da noi e persino è diventato uno di noi! Cristo ha assaggiato la vita come un rifugiato, come un povero abitante di un popolo oppresso. Cristo ha assistito alla sofferenza delle masse e ha affrontato la violenza, l'oppressione e la morte stessa. Cristo ha capito il male che il nostro mondo può produrre: lo ha assaggiato, lo ha affrontato e alla fine lo ha superato!».

Nel Natale ci viene data una promessa di riconciliazione e pace che rivela l'amore di Dio, che supera tutte le minacce, persino la morte stessa. Questa è la Buona Novella e la Grande Gioia, che gli angeli hanno proclamato ai pastori, questa è la notizia che abbiamo ricevuto e che dobbiamo condividere con i nostri fratelli e sorelle. A Natale celebriamo la venuta di Cristo, che rivela un percorso radicalmente nuovo nella vita.

Un felice Natale a tutti voi!

Pastore Christian Krieger, presidente della Conferenza di chiese europee

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