
La Chiesa d'Amazzonia: grazie, Francesco, per l'affetto esplicito per i popoli indigeni
La REPAM, Rete ecclesiale per l'Amazzonia, ringrazia papa Francesco, «promotore di speranza in Amazzonia». Ecco quanto scrive il 21 aprile:
Il mondo si è svegliato in lutto in questo lunedì di Pasqua, 21 aprile 2025, con l'annuncio della morte di Papa Francesco. Lascia una profonda eredità di amore per i poveri, di promozione della pace, di cura della nostra casa comune e di una prospettiva unica sui popoli e sull'ambiente dell'Amazzonia.
Tra le iniziative più significative del pontificato di Francesco vi è la creazione della Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM), fondata nel 2014 come risposta concreta alle sfide sociali, ambientali e spirituali della regione amazzonica. Il Papa è stato un grande promotore di questa rete, che unisce il clero, la vita religiosa consacrata, i laici, i missionari, le comunità indigene e le organizzazioni sociali a sostegno della vita e della dignità dei popoli amazzonici.
In un messaggio inviato tramite il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, in occasione della fondazione della REPAM, Papa Francesco ha espresso la sua gioia per la creazione di questa "rete innovativa, specificamente focalizzata sulle problematiche ambientali in Amazzonia".
Per Francesco, la testimonianza cristiana è autentica solo quando raggiunge le periferie esistenziali ed è presente nelle culture vive dell’Amazzonia. Credeva nella REPAM come spazio di solidarietà, evangelizzazione e cura integrale, per raggiungere i più dimenticati. Le sue parole risuonano ancora:
“Con la speranza che il lavoro quotidiano di quanti collaborano nella Rete Ecclesiale Panamazzonica contribuisca ad ampliare spazi di comprensione e solidarietà tra uomini e donne…”
Il Papa, noto per il suo affetto esplicito per i popoli indigeni, ha costantemente ribadito che Cristo risplende sul volto delle Chiese locali e che la missione della REPAM è quella di riflettere quella "Luce delle Nazioni".
Secondo il segretario esecutivo della REPAM, Fratel João Gutemberg Sampaio, la Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM) celebra la vita di Papa Francesco, un luogo in cui ha sempre trovato ispirazione e guida. La REPAM è stata concepita e costituita nell'aprile 2013, un mese dopo l'elezione del Papa, in un incontro tenutosi a Puyo, in Ecuador, ed è stata fondata un anno e mezzo dopo a Brasilia, con una lettera e un rappresentante di sostegno e benedizione del Papa. Papa Francesco è sempre stato molto attento alla nostra Amazzonia, che ha definito “amata”. Quindi, l'amore del Papa per l'Amazzonia, i suoi popoli, la sua biodiversità e l'intero pianeta, la nostra Casa Comune, ci spinge a celebrare la sua vita con gratitudine, impegno e speranza.
Anche il presidente della REPAM, monsignor Rafael Cob, ha condiviso il suo messaggio al passaggio del Papa.
“Dalla nostra REPAM, condividiamo il dolore per la scomparsa del nostro padre Papa Francesco. È morto in piedi come gli alberi della nostra Amazzonia, servendo e benedicendo fino all'ultimo istante della sua vita terrena. La terra di questa Amazzonia, che ha tanto amato e curato, piange. Lo ringraziamo per il tanto lavoro in difesa della nostra casa comune. Che la Pasqua del Risorto, già viva in cielo, ci aiuti a continuare come pellegrini della speranza su questa terra. Continuiamo uniti, seguendo il suo esempio.”
In tempi di crisi climatica e di crescenti minacce all'Amazzonia, la visione di Francesco rimane attuale e necessaria. Il suo profondo amore per la natura e i suoi popoli si è tradotto in strutture ecclesiali vive come la REPAM, il Sinodo per l'Amazzonia, l'Esortazione apostolica Querida Amazonía e la creazione della Conferenza ecclesiale dell'Amazzonia (CEAMA). Tutte queste sono pietre miliari fondamentali del suo pontificato.
Oggi l'Amazzonia ricorda con gratitudine uno dei suoi più grandi alleati, mentre compie il suo ultimo passo verso il Dio della vita. La sua eredità continua a vivere nei fiumi, nella giungla, nelle città, nelle comunità e in tutti coloro che sognano una Chiesa estroversa, profetica e impegnata nella vita.
Riposa in pace, Papa Francesco. La sua luce continuerà a illuminare e a ispirare la nostra cura per la nostra Casa Comune e per l’umanità.
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