
Nei campi rom della Capitale è emergenza sanitaria: una richiesta d'aiuto
In piena pandemia, chi si occupa delle popolazioni rom della Capitale che ancora vivono nel degrado dei “campi”, in pessime condizioni igienico sanitarie? Nessuno! l’allarme – e l’appello – è stato lanciato dall’associazione di promozione sociale romana “Cittadinanza e Minoranze”. Secondo la nota, diffusa il 27 marzo, l’Ufficio Rom del Comune di Roma replica alle richieste di chiarimento poste dagli operatori sociali dicendo che le informazioni sono «riservate», mentre i vertici della Protezione Civile rimpallano la responsabilità alla Protezione Civile capitolina. Zero risposte anche dalla Prefettura e dall’Ufficio Antidiscriminazioni. Intanto un rom serbo di 33 anni è morto allo Spallanzani e il campo di via Salviati, dove abitava parte della sua famiglia, è in quarantena. «Vigili e poliziotti controllano che nessuno esca o entri, e solo una persona per famiglia può andare a fare la spesa». Ma proprio a causa della quarantena, gli abitanti del campo – che vivono di piccoli commerci, spesso di elemosine, della raccolta di materiali – «non hanno più nulla. E nessuno si cura di sapere in che condizioni igieniche vivono dentro il recinto. Segregarli serve solo ai non rom, li cancella dalla vista».
Quella dei rom e dei sinti, sottolinea ancora l’associazione, «è una minoranza senza cittadinanza, in senso formale, spesso, dal punto di vista pratico, sempre. Se avessimo più fondi potremmo fare, almeno in parte, quel che le istituzioni non fanno». Per questa ragione “Cittadinanza e Minoranze” oggi chiede aiuto ai cittadini. Chi vuole, si legge ancora nell’appello, può contribuire con un bonifico, anche piccolo (iban IT50V0538703241000035100781). Nella causale l’associazione chiede di specificare “Donazione per i Rom” e di inserire il proprio indirizzo email per l’invio del resoconto di quanto raccolto e di come il danaro è impiegato. «L’importo dei versamenti – si ricorda – potrà essere portato in detrazione nella Dichiarazione dei Redditi allagando copia dell’attestazione del bonifico».
* Foto di benkamorvan, tratta da Flickr, immagine originale e licenza. L'immagine è stata ritagliata.
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!