
Dalla Cei altri sei milioni per l’emergenza Coronavirus
ROMA-ADISTA. Altri sei milioni di euro dalla Conferenza episcopale italiana per l’emergenza Coronavirus, prelevati dai fondi dell’otto per mille. Questa volta non sono destinati all’Italia ma a Paesi africani e ad altri Paesi poveri nell’attuale situazione di crisi mondiale.
«Il primo obiettivo – spiega la la nota dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei – sarà quello di dotare le strutture sanitarie presenti in questi Paesi di dispositivi di protezione per il personale sanitario, indispensabile alla gestione dell’emergenza, e di strumenti terapeutici basilari per affrontare la pandemia.
Saranno privilegiate soprattutto le strutture più prossime alla popolazione, più periferiche, già facenti parte della rete delle realtà note e sostenute nel passato, dimostratesi efficaci ed efficienti. Saranno inoltre sostenute le iniziative che incentivano nella popolazione comportamenti atti a non favorire il contagio, oltre alla formazione e alla preparazione tecnica del personale sanitario. Le iniziative dovranno essere concordate con le Istituzioni pubbliche locali, nazionali, regionali e internazionali, con le autorità preposte, con tutte le realtà attive sul territorio negli stessi ambiti d’azione, allo scopo di favorire ogni sinergia, sia secondo le prassi ordinarie sia secondo quelle straordinarie richieste dalla situazione di emergenza».
Con questo ulteriore stanziamenti, la cifra messa a disposizione dalla Cei arriva a quota 22,5 milioni di euro, il 2% di quanto incassato dall’otto per mille nel 2019 (1.133 milioni di euro).
Le Chiese metodiste e valdesi per l’emergenza Coronavirus hanno devoluto 8 milioni di euro (il 19% dell’otto per mille incassato nel 2019, ovvero 43 milioni). L’Unione cristiana evangelica battista d’Italia destinerà il 25% di quanto percepirà dall’otto per mille nel 2020.
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