
Putin e Stalin nei mosaici della più grande chiesa ortodossa russa
Alta 77 metri, con la cupola centrale che svetterà a 22 metri da terra e con un diametro di 33 metri; costruita su tre livelli, con due chiese: quella inferiore con un'area di 11mila mq e una capacità di 20mila persone, e quella superiore da 6.400 mq e una capienza di 17mila fedeli, la cattedrale ortodossa di Santa Sofia Sapienza Divina, a Ekaterinburg, negli Urali, il cui progetto è stato approvato anche da padre Ilja Nozdrin, guida spirituale dello stesso patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, è a quanto pare la più grande chiesa ortodossa del mondo.
Singolare è che i volti di Stalin, di Vladimir Putin e del ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, e di altri politici attuali saranno nel grande mosaico che decora le pareti della cattedrale, che è dedicata sì alle forze armate russe ma, in particolare, all'annessione russa della penisola ucraina di Crimea, come si evince dalla scena che rappresenta un gruppo di donne e la leggenda "La Crimea è nostra". «Rappresentare scene storiche» è «una tradizione che è sempre esistita», ha detto al giornale della RBC (holding di media in Russia) il rettore del tempio principale delle forze armate, Stefan Klinsky. «Resta inteso che uno di quegli eventi significativi è stata l'adesione della Crimea».
«Queste immagini sono assolutamente adeguate, riflettono la verità storica delle pagine che non possono essere arbitrariamente rimosse», ha detto il presidente del Consiglio della Chiesa ortodossa russa per l'arte, l'architettura e il restauro, Leonid Kalin, all'agenzia statale Tass sui mosaici, ormai completati pur se la cattedrale non è ancora ultimata. Sul ritratto di Stalin c'è stata controversia all'interno del Consiglio, ha ammesso Kalin, perché «non a tutti piace» ricordare il dittatore russo, «forse molti dei loro parenti sono stati ingiustamente repressi, come per esempio il mio, ma non possiamo strappare quella pagina dalla storia».
*Guglie della Chiesa di San Basilio a Mosca. Foto di Crizzo, tratta da Wikipedia, immagine originale e licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!